Il couscous tfaya è un couscous dolce-salato, servito soprattutto per le grandi ricorrenze come matrimoni e feste importanti. Nessuno mi ha saputo spiegare cosa vuol dire il termine "tfaya", solo che è il nome della salsa a base di uvetta e cipolle caramellate, che viene versata sopra il couscous al momento di servirlo.
Il couscous in Marocco si fa sempre con 7 verdure, è una costante legata a motivi religiosi e tradizionali e le verdure variano a seconda delle stagioni, mantenendo la presenza di patate, rape e carote attraverso tutto l'anno. I pomodori, il peperoncino fresco, la cipolla e i ceci non sono contati tra le verdure, essendo considerati i primi tre degli aromi e il quarto un legume.
Come piatto di festa, la ricetta originale prevede la carne, normalmente di agnello o anche pollo o manzo o un misto delle tre, ma in questa occasione non ne ho usata, pur mantenendo intatto il resto della ricetta. Nel budino sono presenti quindi le sette verdure, le spezie tipiche del couscous marocchino: curcuma, zafferano, zenzero in polvere e pepe nero e il couscous è stato cotto e sgranato alla maniera tradizionale.
Per il budino, ho usato la ricetta di Acquolina nelle stesse proporzioni da lei indicate, cambiando la panna per il Leben e omettendo il parmigiano. Un bicchiere di Leben è l'accompagnamento più tradizionale al consueto couscous del venerdì, sulle tavole dei marocchini musulmani; per questa ragione è nata l'idea di incorporarlo al budino ed il risultato è stato sorprendente, donando una consistenza cremosissima e un sapore che si é sposato benissimo con la tfaya.
Penso che per un marocchino il mio esperimento potrebbe apparire come un sacrilegio...ma a noi è piaciuto moltissimo, anzi, sono contenta di avercela fatta a partecipare a questo MTC, che pensavo davvero dover abbandonare.
Budino salato, couscous tfaya distrutturato
Ingredienti per 8 piccoli budini:
1 cucchiaio di ceci, messi a bagno in acqua la sera prima
4 pomodorini
70 gr di rapa bianca
70 gr di carota
80 gr di zucchina
70 gr di verza
70 gr di patata
80 gr di zucca
40 gr di fave sgranate
1 peperoncino verde fresco, intero
1 cipolla rossa
sale
1 cucchiaino raso di pepe nero
1 cucchiaino di curcuma
1 cucchiaino di zenzero in polvere
1 pizzico di pistilli di zafferano
un bouquet formato da prezzemolo e coriandolo, ben legato
100 ml di leben (latte fermentato)
2 uova
per il couscous:
10 cucchiai di couscous medio
sale
olio extra vergine d'oliva
smen (burro salato chiarificato)
per la tfaya:
4 cipolle rosse
1 bicchiere d'acqua
1 stecca di cannella
150 gr di uva passa, messa a bagno in acqua per mezz'ora
2 cucchiai di miele
25 gr di burro
1 pizzico di sale
80 gr di mandorle pelate
Prima di tutto ho sciacquato i ceci, li ho scolati e messi a bollire in una pentola con acqua, pomodorini, il peperoncino intero, tutte le spezie e il bouquet di erbe. Quando erano già morbidi ho aggiunto le verdure più dure: patata, carota e rapa. Ho lasciato cuocere fino a completa cottura dei ceci e delle verdure, dopodichè, ho aggiunto il resto delle verdure, a fuoco medio, fino a cottura ultimata.
Una volta ben raffreddate, dopo aver rimosso il bouquet di erbe e il peperoncino, ho frullato le verdure con il leben e poi ho unito le uova. Ho preparato un bagno maria caldo e messo a cuocere i budini, negli stampi imburrati, in forno caldo a 180°C per circa mezz'ora.
Mentre i budini cuocevano, ho cominciato a preparare il couscous. Il couscous non precotto, va prima bagnato con un poco di acqua fredda, salato, poi cotto a vapore tre volte per una ventina di minuti in una cuscussiera. Dopo ognuna delle tre cotture, il couscous si deve passare in un piatto, gli si aggiunge un abbondante filo d'olio e un pezzetto di smen e si sgrana, ancora caldo, con le mani, prima con movimenti circolari e poi dal basso verso l'alto, alzandolo e facendolo ricadere. Non bisogna lasciar raffreddare il couscous tra una cottura e l'altra, tutta l'operazione di sgranatura deve avvenire a caldo. Incocciare o sgranare il couscous con una forchetta non darà gli stessi risultati. L'operazione si ripete dopo ogni cottura. Nel caso del couscous precotto, invece, le operazioni e la cottura sono le stesse, ma solo due volte. Io ho usato quello tradizionale, non precotto.
Una volta cotti i budini, li ho lasciati intiepidire a temperatura ambiente nell'acqua del bagno maria.
Per la salsa tfaya, si puliscono le cipolle, si tagliano a metà e poi si affettano finemente. Si mettono in un pentolino su fuoco medio con un bicchiere di acqua e la stecca di cannella e si lasciano cuocere durante una buona mezz'ora, coperte. Poi si scopre e si lascia ridurre il liquido, fino a farlo quasi completamente evaporare. A questo punto si aggiunge il burro e si cuoce finchè le cipolle diventano dorate, poi si incorpora l'uva passa, scolata e strizzata e il miele. Si fa cuocere ancora una decina di minuti, fino a che le cipolle saranno ben caramellate. In un padellino con un filo d'olio, si soffriggono le mandorle tagliate a pezzetti piccolissimi, fino a dorarle e si incorporano alla salsa immediatamente prima di servire, per conservarne la consistenza e croccantezza. La stecca di cannella va tolta al momento di servire.
Per montare i piatti, con un coppapasta si mette un poco di couscous caldo nel centro del piatto. Badare bene che il couscous sia meno della metà del volume del budino, poichè si tratta di un accompagnamento e il protagonista del piatto dev'essere il budino. Sformare il budino tiepido al centro del couscous e servire sormontato da una cucchiaiata di tfaya calda.
Questa ricetta partecipa al MTC di Maggio
Questa non è una ricetta...è un viaggio in un' altra dimensione!!Fantastico
RispondiEliminaciao loredana
Sono affascinata!!! E ora....mi toccherà studiare la ricetta per provarla. Ma dove lo trovo il leben....?
RispondiEliminasecondo me puoi sostituirlo con kefir o se hai del buon latte fresco intero, aggiungi un poco d'aceto e lo lasci fermentare per una giornata al calduccio
EliminaSpettacolare!!!Complimenti!!
RispondiEliminaFantastico
RispondiEliminai miei sono appena tornati dal marocco e mi hanno raccontato proprio questo...che bontà che deve essere!
RispondiEliminacioè...cioè....cioè.....non ho parole!!!!
RispondiEliminaciao, proprio ieri sul mio blog parlavo di spezie e del mio amore per loro. Il tuo blog addirittura profuma... Questa ricetta la proverò sicuramente!! Sei sempre bravissima
RispondiEliminaAll'ultimo tuffo ma con salto carpiato e triplo giro mortale eseguito alla perfezione! Questa ricetta è magnifica. Hai sintetizzato in un budino tutti i sapori di una festa tradizionale, e l'hai vestito così deliziosamente che ti giuro vorrei assaggiarlo adesso, anche se è ora di colazione. Quella salsa di cipolle e uvetta mi manda ai matti. Foto stratosferiche...ma che te lo dico affà? Un abbraccione, Pat
RispondiEliminaAdoro il cous cous e questo piatto è sublime e la salsina deve essere fantastica!ti rubo subito la ricettina... ;)
RispondiEliminaMamma mia che preparazione @_@, ma poi grazie per averci anche illuminato sul suo utilizzo principale!
RispondiEliminaBravissima e pazientissima anche, io no ce la farei! BRAVA, BRAVA, BRAVA!
Ricetta originale e molto complicata...spiegazione curata e dettaglia...adoro il cous cous e questo budino mi fa venire l'acquolina in bocca
RispondiEliminache dire di questa ricetta? per me è un capolavoro sei sempre molto originale :-)
RispondiEliminaAh anche tu hai distrutturato per l'MTC :-). Bello e buono!
RispondiEliminaCiao
Alessandra
Concordo con Loredana: qui si viaggia, si impara, si sogna...
RispondiEliminasimo
è pazzesco...che connubio perfetto...
RispondiEliminaha ragione loredana: è un'altra dimensione. Succede molto spesso, con te, perchè è innegabile che la tua bravura sia di quelle da togliere il fiato. Ma la cosa più bella è che, per quanto il livello sia altissimo, tu riesci sempre a stupire. E a migliorarti. E a comunicare, sempre più nel profondo, entrando dritta nella sfera delle emozioni, anche se da porte sempre diverse. E' un privilegio averti all'emmetichallenge, lo è mille volte di più averti conosciuto.
RispondiEliminaGrazie
ale
buono il cous cous...e questo è un modo davvero originale di presenterlo..
RispondiEliminaUna poesia come sempre, anzi: tante poesie.
RispondiEliminaL'introduzione con tutti i riferimenti alla preparazione ed al perchè della scelta di queste verdure.
Poi l'armonia dei colori.
L'esplosione dei sapori che, anche non potendo, assapori..parola per parola..virgola per virgola
E il risultato finale.... splendida apoteosi e foto da schiantare!
Non c'è storia... qui vedo già la futura vincitrice!... e mi dileguo...
Nora
Credimi, questa notte ti sognero con una medaglia al collo dove c'è scritto MTC... non dico altro, anche perche il resto si dice da solo!
RispondiEliminaGrande!
besitos...
Veramente molto bello. Una ricetta interessante con una stupenda presentazione.
RispondiEliminaun modo originalissimo di presentazione...passa a trovarmi,ti offro biscotti caldi,caldi:)
RispondiEliminaadoro il cous cous ma qui il livello è altissimo, bellissimo tutto il post, dall'introduzione in avanti, una ricetta ricca e dettagliata, davvero complimenti!!!
RispondiEliminaFrancesca
Che meraviglia, é bellissimo!
RispondiEliminaBrava Eleonora :)
Bello!! ma questo budino davvero, ti fa sentire altrove, magari un po' a casa tua :))
RispondiEliminacaspita, 7 verdure...io sono una schiappa in fatto di cous cous, non ne metto così tante ma è anche vero che di solito quando lo faccio prendo ciò che offre il frigo in fatto di vegetale e ce li metto. Devo provare a farlo bene sul serio. Un abbraccio forte Ele e scusa la latitanza ma è un periodo intensissimo!
ciaooooooooooooo
Vale
Fantastico, tutto curato nei minimi dettagli, complimenti!baci a prestooo
RispondiEliminaMi stavo per perdere questa meraviglia, e la foto rende tutta la bonta' e la bellezza!!!! E' una bellissima idea e dovrei prendere spunto, magari in questo modo riesco anche a far mangiare qualche verdura diversa da una carota a mandorlina ;))
RispondiEliminaBacioni
Basta, ho deciso, ti metto tra i miei preferiti!
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