Vi ho lasciati il giorno in cui per la prima volta avrei attraversato lo stretto di Gibilterra per venire in questo caldo paese che mi ospiterà per i prossimi quattro anni. E da quel giorno tante cose son successe, belle, brutte, interessanti, faticose....
Aldilà dello stretto di Gibilterra il mondo cambia e il tempo sembra essersi fermato vari decenni fa. Ci vogliono circa quarantacinque minuti per attraversare da Tarifa a Tangeri eppure quando sbarchi hai l'impressione di essese stato catapultato in universo assai più lontano.
Non so ben spiegare le sensazioni, sono durate pochissimo, ma devo ammettere che in un principio la mia reazione è stata di rifiuto totale. Non voglio viverci in questo posto, dicevo, senza sapere bene neanche io le ragioni di questo rigetto radicale. Forse una sorta di premonizione, perchè proprio qualche giorno dopo il nostro primo arrivo, il piccolo capocuoco si è ammalato tanto da farsi due ricoveri nel giro di 20 giorni, il che ha aggravato il mio pensiero verso questa generosa terra.
Ma un paese dove le siepi son di rosmarino e i viali piantati d'aranci, non deve essere poi così male, no?
Il Marocco seduce e conquista.
Il Marocco sorride. Sorride dagli occhi dei suoi abitanti, dagli sguardi dei bambini che con i visi polverosi ti tendono una mano nei suk, in cerca di una moneta. Sorridono le donne, e anche quegli occhi neri e profondi quasi nascosti dietro a un niquab. E sorrido anche io quando vedo un uomo che si porta la mano al cuore, dopo averla stretta a una donna, un gesto che ho amato dal primo istante, un gesto di rispetto e di amore concentrati.
Il Marocco profuma. Profuma di menta, venduta in enormi fasci nei mercati, per il rito magrebino del the, bevanda che conclude ogni pasto e si consuma anche per i brindisi per festeggiare qualcosa, o alla chiusura di un affare, o di un acquisto importante. E profuma di spezie, tutte poste in enormi forme coniche nei mercati, così fragranti e quasi inebrianti, che ti attirano alla semplice vista e ti mettono in moto immediatamente i neuroni culinari.
Il Marocco si veste di colore. Dei meravigliosi ricami di henna sulle braccia delle donne il fine settimana, della loro pelle color cannella curata all'olio d'argan e dei loro djellaba multicolori. O le innumerevoli sfumature delle verdure e della frutta nei mercati, dove non troverai mai un prodotto fuori stagione e chi ti vende un prodotto, probabilmente lo ha seminato, curato e raccolto con le proprie mani.
Il Marocco stupisce. Impressiona la gentilezza delle persone, i campi ancora arati e coltivati a mano, gli asinelli nei centri città, e non per ultimo, i sapori della loro cucina.
Ed è un pezzetto di quella loro abile, profumata e deliziosa cucina quello che vi propongo oggi.
Le Tajine sono il piatto nazionale, mangiato direttamente dal recipiente, posto in mezzo alla tavola, con le mani, aiutati dal pane, anzi, unicamente con la mano destra. Ma Tajine, non è la ricetta o un metodo di cottura, Tajine è il recipiente di terracotta, di origine berbera, in cui si cuociono gli alimenti e che poi in un secondo momento ha dato nome alle prepararzioni.
La Tajine Kefta (kefta vuol dire carne macinata) è un piatto di tutti i giorni qui in Marocco. È anche detta "la tajine dello scapolo", per la facilità con cui si prepara, ciò che può paragonarla al nostro aglio, olio e peperoncino, un piatto che può farsi all'ultimo momento perchè qui, questi ingredienti, non mancano mai nelle case. Fuori stagione, il pomodoro fresco viene sostituito dalle conserve.
Kefta Tajine bil beid
(Tajine kefta con uova)
Ingredienti per 4-6 persone
1 cipolla, preferibilmente rossa
6 pomodori maturi
600 gr di carne macinata
zenzero
pepe nero
cumino
paprika dolce
3 spicchi d'aglio
sale
timo (io timo selvatico delle montagne dell'Atlas)
noce moscata
un mazzetto di prezzemolo
cannella
qualche oliva (facoltativo)
uova (si calcola un uovo per commensale)
Nota: non do le dosi delle spezie, perchè è a gusto di ognuno, io ne ho messo circa mezzo cucchiaino di ognuna, tranne la noce moscata, della quale ne ho usato solo un pizzico)
Si trita la cipolla e si mette nel piatto della tajine, precedentemente bagnato e si mischia con zenzero, pepe nero, cumino e paprika dolce e un filo di olio. Si bagna il tutto con un poco di acqua, si tappa e si mette a cuocere a fuoco lento per una decina di minuti.
Nel frattempo, si sbucciano tre dei sei pomodori, si privano dei semi e si tagliano a cubetti piccolissimi e si mettono a parte. Gli altri tre pomodori, non si sbucciano, ma si privano dei semi e si grattuggiano fino ad arrivare alla buccia, che non verrà usata. Anche il pomodoro grattuggiato si mette a parte. Si tritano i tre spicchi d'aglio e con essi si condiscono i pomodori tagliati a cubetti, i quali si aggiungono subito alla tajine, insieme al timo, prezzemolo tritato e noce moscata. Si richiude e si lascia ancora cuocere per 20 minuti.
Nel frattempo, si mischia la carne con zenzero, pepe, cumino, cannella e paprika dolce e si formano con le mani bagnate, delle piccole polpettine. Attenzione però a questo passo, per fare queste polpettine, ci vuole una carne macinata ad alto contenuto di grasso, se la vostra è magra, aggiungete uova e un pochino di pâne grattato affinchè non si disfino in cottura.
Passati i venti minuti, si aggiunge il pomodoro tagliato a cubetti, si mischia con il resto della salsa, si cuoce un minuto e poi si aggiungono le polpettine, con cura di bagnarle con la salsa. Si richiude la tajine ancora dieci minuti.
Alla fine, con molta attenzione, si aprono le uova e si mettono sopra a tutto il resto, come se voleste fare delle uova in tegamino, si chiude la tajine per qualche minuto, fino a che l'albume sia completamente rappreso. Aggiungere qualche oliva, se volete.
Servire in tavola con pane abbondante.
che belle descrizioni che fai della tua nuova terra...ci hai fatto essere li,non hai tralasciato nulla, dai colori agli odori e ovviamente ai sapori!
RispondiEliminasarà un bel viaggio di quattro anni anche per noi!
un abbraccio e al prossimo scorcio di Marocco
E ti credo che se lo pappano anche con le mani ^^
RispondiEliminaSe voleva essere un invito per venirti a trovare, noi veniamo subito :-)))
Anche se ci fai aglio, olio e peperoncino...alla marocchina ovviamente! ;-)
Fabio
Bentornata finalemte! E che gioia rileggerti, con le tue bellissime parole e le tue ricette che profumano tanto di ogni posto visitato!
RispondiEliminaSono felice di sapere che finalmente le cose si stanno sistemando, a presto e un bacione!
è con la pelle d'oca che scrivo questo commento...i tuoi racconti emozionano sempre!
RispondiEliminaD'improvviso estasiata dai profumi, dal caldo, dagli sguardi e dai colori di questo favoloso paese. Mi è sembrato di leggere una favola!
La ricetta spettacolare, quella "tiedda" è troppo bella :))
Ele innanzitutto bentornata sul blog! il tuo piatto mi ha affascinata almeno quanto quello che hai scritto. Sai che ti dico? Visto che è una ricetta che prevede ingredienti reperibili anche qui, visto che ho le mie terrecotte pugliesi, visto che adoro i piatti etnici e visto che ho un marito che apprezza tutto...lo farò al più presto! Grazie mille :)
RispondiEliminaDecisamente un post di ripresa con la giusta armonia e lo spirito adatto! un abbraccio e a presto, Valentina
RispondiElimina<3
RispondiEliminaBentornata, sono contenta che in Marocco ti trovi bene ^__^! E questo piatto è davvero strepitoso, io adoro la cucina araba e non vedo l'ora di provarlo!!!
RispondiEliminaA presto ;)
Ciao tesoro,
RispondiEliminabentornata... mi sei mancata tanto, mi sono mancate le tue descrizioni, le tue parole, la tua anima che emerge in ogni tuo post...
Quello che hai scritto sul Marocco l'ho percepito anch'io quando ci sono stata... un'esperienza di rifiuto e di fascino e coinvolgimento... strano da spiegare.
Sono contenta che tu, adesso, ci potrai parlare di questa meravigliosa terra, troppo poco conosciuta!
Poi che dire della tajine... meravigliosa!!!
Sarà il primo acquisto che farò dopo il trasloco.
tvb
Eli
Bentornata! Aspettavo con ansia il primo post dal Marocco e non ha deluso: banale da dire ma sembrava di essere li'. Il contatto con luoghi nuovi e una nuova cultura puo' essere traumatico all'inizio ma chi ha spirito si adatta e cerca le cose belle che ci sono intorno. Complimenti per la prima ricetta marocchina cosi' semplice e profumata!
RispondiEliminaA presto
Con ansia aspettavo di leggere qualcosa dalla nuova terra che ti ospita...e comprendo ogni parola ed ogni sensazione che da essa traspare.
RispondiEliminaTi abbraccio :-)
Ciao Ele.. bentornata.. mi ero persa qualche tuo precedente post.. mi spiace! Non sapevo del tuo trasferimento... però mi fa piacere che ti stai ambientando.. Io non ci son mai stata... ma da come descrivi non deve essere poi così male!! ho immaginato i profumi che hai descritto.. ed anche delle scene di vita quotidiana..ottima anche la tajine kefta che ci proponi.. adoro i sapori speziati... smackkk
RispondiEliminaQuanto ho voglia di andare in Marocco! Speravo di poterci andare con la mia mamy a settembre ma per l'ennesima volta balza! E vabbè.... vorrà dire che mi farò la tua tajine per viaggiare con la fantasia :) Bacioni
RispondiEliminaSai descrivere proprio bene. Sai che mentre leggevo ho sentito i profumi da te descritti e le sensazioni. Bravissima. E la ricetta mi piace molto. Un abbraccio e in bocca al lupo!
RispondiEliminaEccoti tesoro con il primo post da questo paese che ti ha conquistata e nn potrebbe essere diversamente visto come l'hia descritto a tutte noi!!!L aricetta è uno spettacolo e da oggi mi sa che il marocco entrerà spesso nel tuo blog!!Bacioni,Imma
RispondiEliminaBentornata tesoro, si sente proprio che sei già innamorata di questo paese! :)
RispondiEliminaChe bello Ele, sei tornata! :)) come sempre riesci ad incantarmi con le tue parole e descrizioni di luoghi che ancora non conosco...questa ricetta è davvero notevole..me la segno ^_^
RispondiEliminaUn abbraccio grande...
Bentornata
RispondiEliminaCi sei mancata però l'attesa è stata ricompensata, come sempre dal tuo racconto e dal tuo piatto.
Sarà anche dello scapolo ma a chi non piace un piatto rapido da fare e così ricco di sapori e profumi?
Bacioni
è sempre un piacere leggere i tuoi post! ...un piatto ricco e gustoso!ciao!
RispondiEliminaCon questo post di rientro ti sei "inguaiata" con le tue stesse mani!!! 1° perché la descrizione che fai del Marocco è davvero poetica ed è proprio come l'immagino io; 2° perché questa ricetta, buonissima, necessita di una pentola particolare che, si sa, comprata direttamente in Marocco è tutta un'altra storia! Quindi, ergo, tirando le somme del punto 1°+ 2°= MI SA CHE PRESTO VERRO' A TROVARTI!! PREPARATI! :-))
RispondiEliminaUn abbraccio e bentornata cara amica mia di blog :-)
p.s. adesso sì che è iniziato settembre ;-))
Ciao carissima! All'inizio della lettura di questo post quasi mi dispiacevo per te, quasi mi immedesimavo, come se rivivessi delle sensazioni, ma continuando invece si capisce bene quanto il Marocco stia prendendo il tuo cuore.
RispondiEliminaSii serena!
A presto a rileggere di te e di una cucina tutta da scoprire.
Ti abbraccio!
Bentornata tesoro, non vedevo l'ora di rileggerti e come sempre sei riuscita a trasportarmi in un'altra dimensione, quasi ad assaporare il profumo di quella terra che sarà la tua casa nei prossimi anni.
RispondiEliminaQuella tajine è meravigliosissima, che invidiaaaaaaaaaaaa :)
Un bacione grande e uno super specialissimo al capo cuoco da zia Cali Ca Ca ^__^
ELEONORA!!!! ci sei mancata tantissimo!!!!!
RispondiEliminail marocco....mai stata ma è nella wish list :-)
un bacio grande così e....presto cucinerò la tajine in questa versione.
ciaooo!!!!
sono felice di ritrovarti dopo tutte le tue scorribande, spero che ora riesci a rasserenarti e a correre di meno :)
RispondiEliminabon courage!
anche io avrei avuto inizialmente un rifiuto totale, ma poi coem te mi sarei aperta, e lasciata completamente sedurre dai colori, dai profumi, dai sapori, dagli odori...alla ricerca di nuove storie, e tante verità...grazie di fraci sognare!
RispondiEliminaChe emozione leggere questo post del rientro..che è nel contempo un post di iniziazione del nuovo mondo che vi ospita..Stavolta non era un racconto o una storia inventata ma la tua vita e le tue sensazioni sincere e pure in questa nuova avventura! Ti fa onore viverla con la tua famiglia con tutto l'amore e il coraggio che ti rendono una donna, mamma, moglie e la nostra foodblogger tra le più care in assoluto!!!
RispondiEliminaIl mio è un ufficiale BENTORNATA nel tuo BURRO E MIELE che dovrai sempre portare avanti ovunque ti troverai, perchè noi ti seguiremo sempre ;)
Mi hai fatto sognare con questopost! ti prego continua a descriverci le tue impressioni!
RispondiEliminaBentornata!!
RispondiEliminaIl Marocco è una terra che mi ha sempre affascinato...e grazie alle tue parole ora più che mai! Devo al più presto organizzare un bel viaggetto.
Ottima ricetta, grazie!!
Eleonora!!! che emozione leggerti!!!!!! :)))
RispondiEliminann ci crederai! proprio ieri ti pensavo, avevo trovato mentre sistemavo i mille fogliettini, una insalata che avevo segnato per la tua raccolta e così mi son chiesta chissà cosa stavi facendo e come stavi
ed eccoti :)))
il Marocco è emozioneeee!!!!! ci sono stata due anni fa e ho ritrovato nella tua descrizione tutto quello che del marocco porterò sempre nel mio cuore, la gentilezza, i sorrisi, gli occhi buoni, profondi e sinceri, i profumi, le sensazioni...i souk, i colori, i suoni...mi sono innamorata di quella terra misteriosa, dall'aereo in decollo non riuscivo a trattenere le lacrime
quanti ricordi hai evocato :) le cene tutti riuniti intorno all'unico piatto in cui mangiavamo tutti insieme...grazieeeeee!!!!
eccomi...ho pochissssssimisssimo tempo, ma son venuta a vedere il tuo grande ritorno:D
RispondiEliminaLa foto mi fa un acquiolina!!! e le descrizioni di questa terra sono divine...los ai però che io aspetto le foto, non vedo l'ora di vedere tutti i colori , le spezie, i profumi che descrivi....per fortuna esiste fb, ma le voglio anche sul blog!:D
ciauz.....ariscappo!
PS: ho spedito....quindi forse...arriverà nel giro di qualche mese!:D
un bacione
bentornata!!! che bello rileggerti... è un vero piacere ^__^
RispondiEliminaChe meraviglia, si puo sentire l'odore fin da qua, adoro la cucina straniera, èerche ti fa conoscere sapori ed odori che sono nuovi, ma che cmq ci fanno capire che tutti siamo cittadini del mondo
RispondiEliminaIl tuo racconto mi ha risucchiato lì vicino a te. Sono troppo sicura che da quella terra ci posterai emozioni speciali e ricette indimenticabili. E' una gioia vera ritrovarti e ti auguro di trascorrere i prossimi 4 mesi con Alice in una terra di meraviglie reali e non solo immaginate. Un abbraccio, Pat
RispondiEliminaanche tu dici LA Tajine... quando sono tornata a Milano tutti dicevano IL e non ho mai capito che fosse in errore :))
RispondiEliminaDevo ammettere di non aver amato la cucina marocchina nemmeno un po'... ma magari sono stata sfortunata io!
buon proseguimento!!
E' un sogno questa ricetta! Il racconto mi ha incantata, io ho il mal d'Africa, ci sono stata 2 volte e la cucina ricca di spezie e profumate è la mia. Sei riuscita a farmi sentire l'odore e il sapore di queste polpettine...brava!
RispondiEliminaIo che non ho la tajine posso usare uan casseruola di coccio o cosa?
Un bacio
Ale
Bentornata!Spero stiate tutti benissimo....vedo che ti sei già innamorata di questo nuovo paese e noi ti seguiremo!
RispondiEliminaFavoloso racconto e gran piatto che inebria al primo sguardo :)
RispondiEliminaproprio oggi ho comprato un libro di "ricette del Mediterraneo"....e mi soffermavo a leggere le ricette realizzate nella tajine.
RispondiElimina...ho immaginato il profumo condensato di tutti gli aromi che si amalgamano sotto quel coperchietto....
:-)
bentornata!!!!
allora a presto!!!!!
Descrizione stupenda, d'altronde tu sei maestra in questo... mi sembra di essere tornata indietro nel tempo, ho vissuto simili sensazioni... in questa gustosa pietanza c'è tutta l'atmosfera del tuo racconto! Alla prossima ricetta, un abbraccio!
RispondiEliminaciao cara, bentornata! le tajine sono un'altra delle cose per cui è facile innamorarsi del Marocco. Certo un po' di shock culturale c'è e penso che sia normale. Tieni duro, io ti leggo. a presto, bye
RispondiEliminaUauuuuuu hai descritto tutto così bene che ho voglia di vedere quel paese come non mai! quando puoi a metti qualche foto? voglio provare questo piatto visto che è abbastanza semplice!
RispondiEliminaWow che bel piatto! anche se la modalità di cottura fà la sua gran parte eh?!
RispondiEliminaUna ricetta speziata, calda e tutta straniera!
baci baci
Eleonora! Siamo passati di qui mooooolto spesso, augurandoci di iniziare la giornata leggendoti. Ci sono mancati i tuoi post!
RispondiEliminaBen arrivata in Marocco e ben tornata tra noi... mi mancavano i tuoi racconti, che meraviglia anche questo! E che bontà questa ricetta! Un bacio
RispondiEliminaBentornata! Che bello vedere sulla bacheca un tuo post! La descrizione del Marocco è davvero suggestiva, come sempre leggere un tuo post è un vero piacere! Molto interessante la ricetta, peccato che mi manchi la "pentola" giusta!
RispondiEliminaBentornata!! che profumi ci porti dal Marocco! estremamente favoloso! .. sono sicura che ti abituerai benissimo a questa terra così ricca di semplicità, colori, profumi.. e spezie! :D ciao cara
RispondiEliminammm una vera goduria!! Amo il marocco!
RispondiEliminapasso velocemente da te e non posso non rimanere incantata da racconto e ricetta ...come sempre :) baci .X
RispondiEliminaamo i piatti della cucina internazionale,credo che diano molte informazioni della cultura di quello o quell'altro luogo!Un bacio!
RispondiEliminaChe bel post! mi hai fatto venir voglia di fare il prossimo viaggio in marocco!
RispondiEliminaGrazie per la ricetta...io amo i piatti esotici!
ciao,
Lara
Ciao cara, bentornata. Quanto mi sono mancati i tuoi racconti. Ti ho seguita su fb ed ho letto dei vari momenti...
RispondiEliminaUn abbraccio.
Anche con le mani ustionate non potevo non passare di qui "sorella" per darti il mio benvenuto ufficiale! Aspetto con ansia di leggere le tue nuove avventura da questa terra così affascinante e misteriosa che sicuramente conosceremo e ameremo attraverso i tuoi occhi.
RispondiEliminaBentornata!
in bocca la lupo, vedrai che sarà bellissimo viveri lì, sono sicura che ci farai scoprire un mondo nuovo, grazie.
RispondiEliminaCarissima Eleonora bentornata sul blog,mi mancavi sul serio e mi mancavano le tue ricette deliziose e naturalmente i tuoi racconti di vita e viaggi dai quali si impara sempre tantissimo :)
RispondiEliminaVorrei tanto assaggiare questo delizioso piatto che dalle foto pare buonissimo,complimenti come sempre!!Approfitto di questo post di rientro e saluti,per invitarti al mio primo contest per festeggiare un anno di blog,visto che ora vivi in Marocco non ti mancherà l'occasione di preparare un tea alla loro maniera magari e poterci deliziare con esso ;) Ti aspetto ci tengo davvero molto!!
http://oradeltea.blogspot.com/2011/09/lora-del-teail-contest.html
sono contenta di rileggerti e soprattutto le tue belle parole cvhe esprimono sentimenti profumi e adori.sembra di essere li.pensa che di tajine io dal marocco ne ho portate a casa due e la cucina del maroccio mi piace.cara spero di risentirti a prestissimo.un bacio al pupo
RispondiEliminaIo adoro il Marocco e pure questo piatto!!!!
RispondiEliminaEro sicura che avrebbe conquistato anche te.....Bentornata Ele!!!!!
Un abbraccio
Ciaoooo....ma sei tu????....ma gaurda un po' il tuo e' stato se non il primo un dei primi blog che ho guardato e gustato gia' da prima di decidere di averne uno mio......Sei bravissima a scrivere e a trasmettere le tue sensazioni..non ne sarei capace...Il Marocco e un po' come l'Egitto e la Tunisia, sulle prime tendi a stare sulle tue e poi ti fagocitano completamente....odori sapori colori...non ne puoi fare piu' a meno.....
RispondiEliminatu hai sedotto me con le tue parole e suggestioni!!!!!!!brava un bacione
RispondiEliminaTesoro, come descrivi tu le cose, nessuno! E questa ricetta è pure gluten free! Amo te e il Marocco... e siccome siamo vicine vicine.... ;)))
RispondiEliminaIl tuo racconto è emozionante ed intenso....come la terra della quale parli.
RispondiEliminaMi piace immaginarti in una terra sconosciuta che a poco a poco si svela e ti avvolge fino al punto di possederti e farti sua, un' altra Eleonora, non diversa, più completa, più "ricca"....imbevuta della cultura di un mondo che è davvero straordinariamente ricco e grande!!!
Un bacione
Fabi
finalmente sei tornata e ora ci gusteremo le tue storie cucinate. bacio e buon Marocco
RispondiEliminaBentornata!!! Di cuore!! Leggendo mi è sembrato per un attimo di essere li....chissà, forse un giorno verrò a scoprire questo paese, e la sua cucina!!! Un bacione...ciao!!
RispondiEliminaCarissima Ele, è solo il primo post e già mi hai fatto innamorare di questa terra!!!! Sarà che l' hai descritta con tanta passione che mi sembra di essere lì anche io....Bellissimo post e deliziosa ricetta!!! Bacio e sono felice di ritrovarti!!!
RispondiEliminaBentornata!!! Quantas veces he passado a ver si davas señal de vida y nada... y ahora al final llegaste!!! Vivaz y cargada de emociones, como siempre. Un grande abrazo de bienvenida!
RispondiEliminaLa tajine me gusta tanto, pero me gusta mas el hecho que tu estes bien!
Besos
Bentornata!!! Felicissima di leggerti, questo post è bellissimo....leggendo era come se ci fossero le foto, tanto sono chiare le tue parole...
RispondiEliminaSei partita alla grande, proprio dal cuore del Marocco, con questa bella e profumata ricetta!!!
Ti abbraccio e ancora bentornata!!!
Che bello questo post...mi sono incantata a leggerlo..ti auguro tanta serenità in questo paese bellissimo.....continua a descrivercelo così vedremo queste bellezze con i tuoi occhi...a presto....
RispondiEliminaBentornata Ele! Non potevi tornare con post più d'effetto! Non conoscevo non conoscevo questo metodo di cottura...sembra squisito!
RispondiEliminaBentornata! Che bello il tuo sguardo dal e sul Marocco, mi hai fatto rivivere emozioni e sensazioni provate al mio incontro co quella terra bellissima e contradittoria.
RispondiEliminaSpero che il piccolo chef stia bene, ora!
Un affettuoso augurio di serena felicità
Un racconto quasi commovente, intensissimo. E mi hai fatto venir voglia di comprare una tajine =)
RispondiEliminaEccoti qui finalmente, Eleonora carissima, dopo il tuo trasloco e lo spavento collettivo che Lolo ci ha fatto prendere.
RispondiEliminaUna Tajine profumata e speziata, con dentro tutto il calore del Paese dove è nata!
Un abbraccio.
Bentornata, cara Eleonora, ci sei mancata, si, sono mancate le tue parole, profonde o leggere che fossero, mancati i tuoi piatti ispirati e ispiranti, mancate le tue foto..:)
RispondiEliminami unico al coro di sostegno che mi ha preceduta e ti auguro ogni bene per i prossimi quattro anni in terra d'Africa
un bacione a Lolo, che il Marocco renda più forte anche lui!
Bentornata anche da parte mia: che bello tornare a leggerti!
RispondiEliminaSono magiche le tue parole nel descrivere questa tua nuova terra.
RispondiEliminaSono magiche le espressioni che usi e i colori con i quali dipingi questo splendido Marocco.
Sono sicura che in questi anni ci regalerai tante bellissime storie.
A presto.
Il tuo racconto di questo magico paese mi ha affascinato e mi ha fatto viaggiare con il pensiero per un po'... Questa tua ricetta deve essere unica poi le spezie a me piacciono le aggiungo spesso! Mi sono unita ai tuoi lettori perché non voglio perderti spero che verrai a trovarmi e mi farebbe piacere se mi seguissi e mi dessi dei consigli :-) ciao
RispondiEliminache bell'articolo...per un attimo mi sono ritrovata in Marocco :)
RispondiEliminagrazie
he bello ben tornata ele ^_^ sei mancata tanto, e sei tornata con una rictta di tutto rispetto da provare
RispondiEliminaIl Marocco sorride. E sorrido anche io, leggendo un racconto come questo. Un sorriso offuscato da una tristezza leggera: quella che nasce dal pensiero di sapere quanto spesso ci perdiamo cose piccole ma infinitamente grandi come le immagini che hai descritto. Solo perchè per pigrizia mentale, chiusura, diffidenza siamo portati a diffidare da culture tanto lontano da noi. Che siamo portati addirittura a vivere come "inferiori" quando invece sono soltanto "diverse". E, come tali, sarebbero solo ricchezza. Se solo le sapessimo "accogliere".
RispondiEliminaGrazie dei tuoi sorrisi. :)
Bentornata.Mi ha fatto piacere ritrovarti e rileggere di nuovo i tuoi meravigliosi" racconti" di vita .Questa ricetta poi trasmette tutto il calore di questa tua nuova casa.
RispondiEliminaUn grosso abbraccio e un bacio.
Buona serata
Il Marocco mi affascina fin da sempre, ma per me sarebbe un trauma trasferirmi la per quattro anni..sono troppo attaccata al mio paese, alla nostra cultura...Quindi non posso che ammirarti e...ovviamente compliemntarmi con te per questa ricetta che trovo assolutamente squisita! Particolare ma sicuramente da provare!
RispondiEliminaBentornata qui...e lo fai anche alla grande...bacioni.
RispondiEliminaCiao Eleonora, bentornata Un bacetto.
RispondiEliminaforse mancavo solo io a darti il Bentornata qui sul tuo blog!!! eh si il Marocco affascina per tanti motivi il turista che va per pochi giorni ...viverci 4 anni sarà comunque un'esperienza che ti arricchirà...a presto!!!
RispondiEliminaIl Marocco è un paese unico, ci sono stata e me ne sono profondamente innamorata. Certo viverci forse non sarà facilissimo ma sicuramente affascinante :-)
RispondiEliminaIn bocca al lupo per tutto! A presto
Ciao, ti ho appena conosciuta, per caso, e mi sono imbattuta in questo bellissimo post che mi ha riportato immediatamente alle sensazioni provate durante il mio recente viaggio in Marocco. Una terra a tratti dura ma che non può che inebriare e sedurre giorno dopo giorno. Non credo sia una passeggiata viverci quattro anni, ma da una parte non riesco a non invidiarti, nel senso buono, almeno un po! Mi unisco ai tuoi numerosi followers, se ti va passa a trovarmi, mi farebbe piacere. A presto :)
RispondiEliminasembra davvero buono! e se è davvero così semplice da poter essere preparato anche da uno scapolo, posso rifarlo in casa anch'io!! lo provo presto! :D
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