venerdì 26 novembre 2010

Taboulè, quello vero

"Un pomodoro non è un pomodoro, ma un'infinità di possibilità"
Questa frase fu per me, come se mi avessero messo in mano un centinaio di volumi di libri di cucina.
Questa frase mi aprì la porta a un mondo conosciuto, ma non così a fondo come da quel momento. Vero che da quando avevo circa otto anni armeggiavo in cucina per fare torte e biscotti o semplicemente per guiardare cosa facevano gli altri ma quella sentenza mi indicava qualcosa di differente, un universo di creatività immenso.
Già, perchè un pomodoro puoi tagliarlo a spicchi e farne un'insalata, puoi trasformarlo in salsa per la pasta, in crema da degustare come zuppa, e così via.
Lui quel giorno con quei pomodori fece un taboulè, un delizioso piatto tipico del Medio Oriente.
In Libano, Siria, Giordania o Israele, il Taboulè viene servito come antipasto, accompagnato da foglie di vite che fungono da contenitore, in modo che ognuno può mangiarlo direttamente dalla foglia.
In Europa invece, il taboulè è stato adottato come contorno a modo di insalata.



Ingredienti per 4 persone
175 gr di burgul*
500 gr di pomodori maturi ma fermi, tagliati in dadini di 5mm
il succo di un limone (o di più, dipende dai gusti)
4 cipollette fresche
200 gr circa di prezzemolo finemente tritato (a mano, senza robot)
60 gr circa di menta finemente tritata
olio d'oliva estra vergine
sale e pepe

Fate cuocere il burgul secondo le istruzioni della confezione. Mettetelo poi in un'insalatiera insieme ai pomodori per una mezz'ora, in modo che assorba il loro liquido. Mischiate il resto degli ingredienti.

*In Italia si può trovare il burgul nei negozi etnici oppure fra i prodotti dietetici di alcuni supermercati. È in pratica una semola di grano duro, un poco più grossa del cuous cous ma più fine della fregola sarda.

Il taboulè è un piatto ricco di fibre e vitamina C. La vitamina C, oltre ad essere un antiossidante, favorisce l'assorbimento del ferro, soprattutto il ferro di origine vegetale, più difficile da assorbire da parte del nostro corpo. È quindi di valore fondamentale nel quadro di una dieta vegetariana variata.

9 commenti:

  1. Credo di non avere mai mangiato il taboulè, lo voglio provare!!!! A presto

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  2. Anche io lo faccio spesso, e molto simile al tuo. Qui dove sto io e' servito solo come antipasto, ma in genere me lo preparo come contorno.
    Ciao :-)

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  3. Uhhh ma che bella frase!!!
    E vogliamo parlare di quella tempesta di freschi e profumati sapori abbracciati da gustose microsfere?
    Baci cara e buon we

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  4. Buono, mi piace da matti, uno dei miei piatti preferiti d'estate :-)

    Eh si' due estati all'anno non sarebbero male, penso che questa e' la direzione che sto prendendo in questi ultimi anni... o almeno un paio di mesi d'estate in piu' all'anno... in fondo un po' di neve mi piace :-) ed il giorno di Natale mi manca!

    ciao
    Alessandra

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  5. Buongiorno Eleonora!!Questi piatti etnici mi incuriosiscono sempre molto...brava!!

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  6. Ma sai che non conoscevo assolutamente il burgul!!!! Per fortuna sei passata da me e ti ho conosciuta...grazieeeeeeee....e adoro il tuo capocuoco con gli aiutanti!!!!Ciao Flavia

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  7. Non si smette mai di conoscere piatti nuovi, grazie per avercelo presentato,kiss

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  8. ciao! Il tuo taboulé è proprio l'originale, è come l'ho assaggiato la prima volta..ed è stato "amore al primo assaggio". Poi ne ho fatto una versione mia, che ho pubblicato tra le mie ricette e che non manca di avere i suoi successi!
    mi piace la tua banda di collaboratori.. ne ho due anch'io ;))

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  9. Sara' che ho bisogno di un po di calore mediterraneo, ma curiosando sul tuo blog mi sono soffermato ad assaporare questo Tabule'! Ciao! :-)

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