Era piccola in età e in statura, ma non di certo in sagacia e sensibilità. Curiosa di natura, aveva capito sin dai primi passi che la cucina non era come gli altri posti della casa, solo in cucina tutte le cose avevano un'anima propria. Aveva scoperto per esempio, che le cipolle facevano piangere perchè raccontavano storie tristi e che invece di guardarle, bisognava ascoltarle ad occhi chiusi. Il lievito invece, era un gran narcisista, bastava fargli un compliemnto e subito si gonfiava, la farina invece talmente socevole, che non riusciva mai a fare nulla da sola, convinta che il lavoro di gruppo rendeva le cose migliori.
Aveva intuito che le pentole borbottavano quando avevano troppo caldo e che bastava semplicemente abbassare il calore per calmabre il loro brontolio.
L'anima fragile delle uova l'aveva conquistata da tempo, eveva ben capito che quell'apparente fragilità era solo esteriore, ma che avevano una vita interiore vigorosa a tal punto da far crescere, addensare, amalgamare e rendere soffice qualsiasi impasto.
Flaminia era l'unica che sapeva ascoltare le molteplici voci che vivevanoin cuciba, quella del prepotente mattarello, o i violenti fischi della pentola a pressione quando si "stufava" della carne.
Aveva compreso la psciche di tutti gli ingredienti, come le dolci fragole, l'intenso zafferano, il romantico zucchero, i melanconici scalogni o il fiero e forte peperoncino e aveva imparato ad amarli tutti per come erano con i loro pregi e difetti, con la consapevolezza che ognuno era necessario e simpatico...finchè un giorno bussò alla porta la signora che vendeva albicocche.
Flaminia fece un passo indietro, le albicocche parlavano tutte insieme in tono prepotente, il vocio era assordante. Indietreggiava, mentre sua madre faceva passare la signora fino in cucina.
Non mi piaccciono le albiccocche -sentenziò- hanno l'anima amara, non fidatevi di loro con quella pelle liscia e polpa dolce...le albicocche sono cattive, dietro la loro gradevolezza si nasconde l'amarezza - diceva tappandosi le orecchie con le mani per non ascoltarle.
Poi ne prese una fra le mani e cercò di allontanarsi dalle altre per ascoltarla. Nella quiete riuscì a percepire che in realtà le albicocche erano esseri sofferenti che potevano dare una gran lezione a chi fosse capace di ascoltarle.
Le albicocche come tutti noi del resto, avevano solo bisogno di comprensione, di qualcuno che potesse toglier loro quel peso amaro per restituir loro la dolcezza e anche aumentarla.
Chi sa amare e ascoltare alla fine impara anche a trasformare l'amarezza in qualcosa di dolcemente delizioso, come si fa con le mandorle amare, cuore dell'albicocca.
Flaminia mise da parte le mandorle amare, per un uso futuro e fece seccare le albicocche per regalar loro una vita più lunga e più dolce.
Cake alla faraona e albicocche secche
2 petti di faraona*
250 gr di albicocche secche
2 scalogni
4 rametti di dragoncello
sale e pepe
3 uova grandi
200 gr di farina
1 bustina di lievito
120 gr di burro
100 ml di panna light
100 gr di parmigiano grattuggiato
Scaldare il forno a 180°. Imburrare e infarinare uno stampo da cake. Tagliare i petti di faraona a dadini e tritare gli scalogni molto finemente. Tagliare le albicocche a metà. In una padellina, sciogliere 20 gr del burro e far soffriggere gli scalogni con i bocconcini di faraona a fuoco medio. Aggiungere quindi le albicocche, lasciandone a parte un pugno. Aggiungete quindi anche il dragoncello, il sale, pepe e mezzo bicchiere d'acqua, coprite e fare cuocere una decina di minuti e lasciare raffreddare.
Intanto, far scogliere il resto del burro e mischiare a parte la farina con il lievito. Aggiungere le uova alla farina, mischiare, aggiungere quindi il burro fuso, la panna, il parmigiano e un po' di pepe e se volete un po' di sale, poco, perchè c'è già il parmigiano. Mischiare a lungo fino ad ottenere una pasta omogenea. Incorporare alla pasta la faraona e mischiare bene ma delicatamente con l'aiuto di una spatola. Versare nello stampo, sistemare il resto delle albicocche sulla superficie e infornare per 45 minuti circa, fino a che uno stecchino o la lama di un coltello impiantata nel centro, ne esca pulita.
Per un pasto completo, si può accompagnare questo cake con un'insalata verde, per esempio.
*Se non trovate i petti di faraona sfusi, potete acquistarne una intera, prelevarne i petti e conservare il resto per un'altra ricetta.
E con questa ricetta partecipo alla raccolta di Natalia
che bontààààààààà!!! spettacolare questo cake... bravissima!!!
RispondiEliminaMi attira tantissimo questa ricetta! Con cosa posso sostituire la faraona?
RispondiEliminama che bella idea ...
RispondiEliminaCiao Eleonora un saluto dai viaggiatori golosi ...
La storia è bellissima... una favola per grandi e bambini... e questa ricetta è sorprendente e originale...hai un modo di elaborare le ricette che risente molto delle tue molteplici identità culinarie... se fossimo più vicine verrei a sbirciare e a imparare dalla tua cucina...:P
RispondiEliminala bimba che sente le voci è un pochino inquietante ;P ma queta cake è meravigliosa come sempre!!
RispondiEliminaPS: Scusami, ma sono un pò traumatizzata, mi hanno fatto vedere troppi film di paura contro la mia volontà :D
Ele è stupenda..la storia e anche la ricetta..riempi sempre i tuoi racconti di poesia e di verità e mi piacciono moltissimo..la ricetta poi mi ha preso tantissimo..se non dovessi trovare i petti di faraona magari potrei sostituirli con quello d'anatra?
RispondiElimina..un abbraccio ed un bacione ^_^
Ciao Ele!
RispondiEliminaMi pare un plum cake proprio delizioso...ma non essendone sicura...me ne dai una FETTONA...giusto per provare...^_______^
Bacio.
Nunzia
Ecco...con questa storia la mia giornata è migliorata, grazie! E con questo squisito cake la mia fame è triplicata....e siamo solo alle 10,00 del mattino...AIUTOOO!
RispondiEliminaUn bacio e buona giornata
e'meravigliosa,la storia e la ricetta :)
RispondiEliminatesoro ma questo post mi sembra una favola..mi sono persa nel tuo racconto ricco di parole magiche...che brava che sei e il cake è decisamnete un incanto di profumi e colori!!baci imma
RispondiEliminaEro già rapita dalla storia, quando sono approdata ala ricetta vera e propria. Un esplosione di sapori e accostamenti originali. Da tenere bene a mente :)
RispondiEliminaLa tua cucina tesoro è poesia! E vorrei non uscirne mai. Un abbraccio
RispondiEliminaConcordo pienamente con Letiziando.
RispondiEliminaMa non hai pensato di raccogliere tutte insieme queste storie meravigliose?
Mil bezos
mi affascinano le tue storie, io amo molto questo genere e penso che tutti gli oggetti della mia cucina abbiano un'anima e mi ascoltino mentre, a volte, parlo con loro...nulla da dire sul cake, uno splendore, bacioni
RispondiEliminaMeraviglioso racconto... sono tornata bambina per un attimo...
RispondiElimina"Chi sa amare e ascoltare alla fine impara anche a trasformare l'amarezza in qualcosa di dolcemente delizioso" quanto hai ragione!
Noi che amiamo e cuciniamo lo sappiamo bene: ogni ingrediente, da solo, non ha senso, ma quando esso viene amalgamato agli altri, si trasforma in qualcosa di buono per l'animo!
Un bacione e complimenti per il tuo cake amaro-dolce!
Ciao :) Sai che io mangio le albi-coccole come spuntino pomeridiano ??? le adoro ^_^
RispondiEliminaHo rimediato al pasticcio di ieri, non potevo presentarmi a mani vuote e gli ho fatto una piccola crostata ala nutella velocissima con della pasta frolla che fortuna avevo congelato ^_^
Meno male che alle volte non ho voglia di finire tutta la pasta frolla, così invece di fare biscottini la congelo e ce l'ho pronta all'uso :)))) Grazie cmq delle tue parole di ieri. Un bacio
mi piace questa torta e soprattutto mi piace molto il post!incantevoli tutte e due!
RispondiEliminaE' una storia magica, che mi ricorda i racconti degli scrittori sudamericani che io tanto amo, delicata e coinvolgente. Un'idea splendida per presentare questo cake dai toni salati e inaspettatamente dolci. Ho sempre detto e sostengo che le albicocche sono regine su piatti salati. Bello. Un abbraccio, Pat
RispondiEliminache bel racconto... e questo cake è davvero originale!!! bacioni
RispondiEliminaBuonissimo questo plumcake, in bocca al lupo per il contest. Un saluto
RispondiEliminaStrepitosa preparazione, complimenti per il racconto, ciao.
RispondiEliminauaaaaaaaaaaaaaaaaa..che stranissima ricetta!A prima vista ho pensato fosse un dolce...le abicocche...il cake, i colori, poi ho eltto faraona :O qualcosa mi puzzava...
RispondiEliminaDopoil titoli ho pensato" sente i suoni...è pazza :D"
Il racconto invece è dolcissimo e davvero bello, ti riporta un po indietro non so, una bellissima atmosfera.
Per la ricetta non saprei dire non ho mai assaggiato il petto d'anatra ^_^ boh, chissà che sapore avrà, ma mi fido!
Sempre belle storie raccontate con dolci parole ma questa legata alla cucina me la sento proprio mia!!Buoni i plumcake,li faccio sempre dolci per il tea e anche salati sono proprio una bella idea da copiare!!bacioni.
RispondiElimina...PENSAVO CHE LA FARAONA FOSSE UNO SCHERZO DEL TITOLO....E INVECE E' UN PLUM CAKE SALATO....SAREI CERTA DELLA BONTA' SE POTESSI ASSAGGIARLO............BACINI LA STEFY
RispondiEliminaPasso rapidissima solo per dirti che questo cake è fantastico!!!! Tutto, ogni singolo ingrediente sembra essere perfetto nel creare il gran finale, complimenti!
RispondiEliminaBuonissimo questo cake, l'aggiunta delle albicocche gli da un tocco in più! Un bacione cara :)
RispondiEliminaMolto particolare questo cake, davvero unico!
RispondiEliminaChe storia coinvolgente... e la morale... mi ha fatto anche commuovere! Non sono mica normale!
RispondiEliminaIl tuo plum cake è fantastico e originale! Complimenti davvero!
Che bello il tuo post/racconto nel quale ogni cosa in cucina ha un'anima e parla a modo suo, mi piace molto anche il finale...
RispondiEliminaGrazie per la tua partecipazione con questa versione rustica davvero particoalre nell'abbianmento degli ingredienti e buona fortuna per il contest.
Brava per tutto, è bello avere una tua ricetta nella mia raccolta.
muhhh che meraviglia....che vedo un abbraccio.
RispondiEliminaeh!! al sentire la vita e l'essenza di ogni cosa che ci circonda, dovremmo arrivarci tutti..
RispondiEliminamagari nella prossima vita ci arrivo anch'io, intanto una fetta di qeusto meraviglioso cake
Ma è particolare forte sa??? però mi piace!!! smack!!!!
RispondiEliminaUn plum cake davvero originale.Complimenti.
RispondiEliminaUn abbraccio,Fausta
E' meraviglioso leggerti...ma questo te l'ho già detto altre volte :).Anche tu hai sfornatoun cake oggi. Sembra davvero buono.
RispondiEliminaBel racconto :) Anche se non so se le albicocche sono contente di stare in vita rinsecchite...;-)
RispondiEliminaE questo cake sembra morbidissimo !
I tuoi post sono sempre bellissimi, come bellissimo è questo cake, davvero originale e super buono! Bravissima!! Un bacione e buona serata.
RispondiEliminasei grandiosa..e non solo in cucina!
RispondiEliminaChe straordinaria e ghiotta ricetta, grazie cara Eleonora!!!!!
RispondiEliminaCominci a mettermi in grande difficoltà...non so più se mi piacciono di più le tue ricette o i tuoi magnifici post....si immagina e si vede tutto quello che scrivi!!!UN BACIONE; Flavia
RispondiEliminaSei bravissima! Complimenti per il blog. Anche per me cucinare è sempre stata una grande passione. Infatti ho aperto da febbraio un blog. Ti do il mio link: dolciedelizie-alyssia.blogspot.com/ Se ti va potresti iscriverti tra i miei sostenitori ( io mi sono appena iscritta tra i tuoi) A presto! Alessia
RispondiEliminaDolce, piccola Flaminia ci hai fatto sognare ad occhi aperti! Sembra un po' il cartoon de La bella e la bestia quando ltutto in cucina prende vita.
RispondiEliminaUn plumcake salato squisito con quel ripieno.
RispondiEliminaBravissima!
E chi aveva mai pensato alle anime degli ingredienti?!Carinissimo il racconto!!!
RispondiEliminaE il cake dev'essere delizioso nella sua particolarità! Un bacione e buona giornata
Mi ero così immersa nella lettura del post che adesso vorrei sapere tutto di Flaminia! Questo cake saporito ed originale farà un figurone alla prossima cena per amici! Bacioni
RispondiEliminaun gran bel cake molto originale che fa secondo piatto con una bella insalata
RispondiEliminacome sempre le tue storie mi commuovono! bellissimo cake
RispondiEliminaVorrei essere una figlia che ascolta le tue storie prima di addormentarsi...e che si sveglia facendo colazione con il tuo meraviglioso cake!!!
RispondiEliminaSei GREAT come sempre. Bacione
Complimenti per il racconto splendido e per questo strepitoso e invitante cake! Baci
RispondiEliminaIo leggo i tuoi racconti e rimango incantata (ma quanto e' bello!!!!), poi leggo le tue ricette e rimango doppiamente incantata...
RispondiEliminaBellissimo il racconto e altrettanto la ricetta Cara..davvero intrigante..bravissima!!!:-)
RispondiEliminaUn abbraccio a presto*
wow ma questo cake è veramente delizioso ^_^
RispondiEliminaed è proprio vero che saper comprendere le persone avvolte ce le fa vedere da un punto divista diverso
ti abbraccio cara
Io vado pazza per i cake salati! E questo devo assolutamente farlo! E mi devo sbrigare prima che si arrivi a 40° all'ombra...
RispondiEliminaSplendida ed originale la metafora dell'albicocca...
Un abbraccio Ele :)
Che ricetta super originale!!! i cake salati sono di una bontà...
RispondiEliminaFlaminia aveva capito tutto... che bella storia, mi pareva di esser lì, insieme a lei! Grazie di questa bella storia e naturalmente della ricetta, interessantissima! Baci, Lori
RispondiEliminaun ottimo sfizio 0_0
RispondiEliminaChe ricetta particolare...! Ha qualcosa di francese e qualcosa di italiano..! Sto tirando a caso? :-) cmq sì ti rispondo qui sul libro fucsia: cominciamo a pensare alla ricetta, io intanto devo fare un up grade x skype e comprarmi la webcam e metterlo sul pc xchè ce l'ho solo sul telefono! :-( intanto però una ricettuzza ll'ho fatta hi hi hi la posto prox settimana cn il resoconto della Francia: ahhhh sto tornando (ari hi hi hi!)
RispondiEliminaMa che bellissimo racconto tesoro!!! Mi son fermata a riflettere,come sempre quando leggo le tue deliziose parole. Buonissimo questo dolce, complimenti!
RispondiElimina..mamma che meraviglia!!!!! E' un capolavoro!!!!
RispondiEliminaTantissimi complimenti...anche per la storia!!!
Un bacione!!!!!!!
E' sempre un piacere leggere ciò che scrivi e scoprire nuove e originali preparazioni.
RispondiEliminaQuesta ricetta è fantastica, peccato qui sia difficilissimo trovare la faraona e non poterla riprodurre, per un buffet sarebbe stata un successo. Comunque grazie!
Ti abbraccio!
Io rimango sempre incantata dai tuoi post e dalle tue ricette :)
RispondiEliminaUna bacione grande
Come sempre rimango incantata dalla storia e dalla ricetta!!!
RispondiEliminaBuonanotte