La ricordo lontanamante, imponente, seduta sulla sua poltroncina con il suo barboncino grigio accanto. Camminava lentamente, appoggiata al suo bastone, fra la poltrona e la cucina, la cucina e la sala da pranzo. Ricordo i suoi capelli grigi riccissimi, come una nuvola piena di pioggia, i grandi occhiali e soprattutto, il suo sorriso. Sì, non ricordo una volta ion cui Nonna Maria, la mia bisnonna, non sorridesse. Era uno di quei sorrisi illuminanti, che scalda il cuore e che come me, ricorderesti per anni, pur sfuggendo altri dettagli, come il colore degli occhi, per esempio.
Se dovessi associare una ricetta alle poche memorie che ho di lei, sicuramente sarebbero le melanzane al cioccolato, che preparava abilmente e con amore per mio padre, che ne era ghiotto.
Quando se ne andò, una collezione rilegata in azzurro di un anno intero de La Cucina Italiana, finì nelle mie mani, 1959 era scritto in cifre dorate sul dorso .
Non so quante volte l'ho sfogliato, scoprendo "segreti" di cucina, sorridendo per i consigli di galateo, i pareri culinari di una casalinga esperta e perfetta e le vecchie pubblicità.
Il gran librone azzurro è stato poi per anni sugli scaffali senza essere più riaperto, come se si trattasse di una reliquia da non toccare, o delle corde di uno strumento che non possono essere suonate perchè piene di ricordi in polvere che non volevo che volassero via.
Quando Tiziana ha lanciato il suo bel contest sugli anni ottanta e poi fra un commento e l'altro, ho appreso che si poteva usare una ricetta di una pubblicazione ancora più vecchia, il mio pensiero è ricaduto su quel pesante libro blu.
Non è stato facile scegliere la ricetta, e non sono neanche molto contenta della realizzazione estetica, però devo dire che era buona. Sono contenta però di aver rispolverato quei ricordi, della casa in riva al mare, della nonna, del gallo segnavento sul tetto e del suo splendido sorriso.
La ricetta la trascrivo tale e quale da La Cucina Italiana, Febbraio 1959, ricetta n.81:
Ingredienti per 4 persone
Un pezzo di vitello di circa 800 gr
burro, 50 gr
tre würstel
un bicchiere circa di vino bianco secco
olio
rosmarino
sale
Tempo occorrente 2 ore e 1/2 circa
Togliere la pellicina ai würstel, badando di non romperli. Con l'apposito ferretto fare nel pezzo di vitello per il lungo tre fori ed infilare in questi i würstel, poi legare la carne come fosse un polpettone, affinchè cuocendo rimanga in forma, infilando nello spago un rametto di rosmarino. Mettere la carne in un recipiente che possa andare in forno, salarla, irrorarla di olio e porvi sopra pezzettini di burro.
Mettere il recipiente in forno già caldo (190° circa sul termostato) laciandovela per circa due ore, rigirandola e bagnandola di tanto in tanto con il vino bianco o con un poco del sugo che si sarà formato nel fondo del recipiente. A cottura ultimata, levare l'arrosto dal forno, togliere lo spago, tagliare l'arrosto a fette, accomodarle sul piatto di portata e servire accompagnando con insalata tenera.
Qualche considerazione: Gli 800 gr per 4 persone riportati nella ricetta, sono fuori le norme odierne della sana nutrizione, infatti, credo che per quello il mio arrosto non sia venuto esteticamente bello. Il pezzo di vitello che ho scelto per due adulti e due bambini, non arrivava a 600 grammi ed era quindi piccolo per "ospitare" tre würtsel che inoltre erano alquanto grandi. Per il resto, ho seguito la ricetta passo a passo, dimezzando il burro. Sapore ottimo, un piatto faliliare perfetto e infallibile se ci sono bambini inappetenti (non i miei, per fortuna). Un'insalata di broccoli al vapore e pomodori ha completato la nostra cena.
Con questa ricetta partecipo con piacere al contest di Tiziana
ahh...i sorrisi delle nonne....unici.
RispondiEliminaottimo questo arrosto. un abbraccio e buonissima giornata
Mi è venuto il gocciolone agli occhi a sentir nominare “nonna Maria”. Anche la mia nonna si chiamava così, la nonna che adoravo e che ho perso troppo presto...senza mai accettarlo!
RispondiEliminaUn bacione bella, buona giornata
marooooooooo!! che golosità infinita...complimenti!!!
RispondiEliminaQuesta proprio non l'avevo mai vista, ma i wurstel una volta cucinati non diventano troppo salati?
RispondiEliminaMi è sembrato di vederla la tua nonna...lì seduta in poltrona, con il suo sorriso accogliente!....e quei libri! Che tesoro preziosissimo!
RispondiEliminaL'idea dell'arrosto è da copiare...:)
A le nonne.Che bei ricordi,quando lontano dalla mamma mi preparava delle cose da mangiare golosissime.
RispondiEliminaOttimo l'arrosto.
Un abbraccio e buona giornata.
Ciao,Fausta.
E' davvero stupenda questa ricetta, grazie 1000 ciao
RispondiEliminaChe strana ricetta :O
RispondiEliminaCredo però che sia buonissima, la voglio rifare,però io di solito faccio l'arrosto per due persone e quindi è sempre grande e lo riscaldo un paio di giorni, chissà se con i wurstel cotti lo posso rifare, potrebbero ristringers troppo:O
Boh.
al massimo, decido di farlo quando ci sono gli ospiti! :D
Buona giornata...e un abbraccio al ricordo delle nonne!^_^
Le nonne... una non l'ho mai conosciuta (dicono che io sia l'unica in famiglia che le somigli fisicamente) e l'altra mi manca tantissimo e faccio finta che sia partita e che presto tornerà... la prima pare fosse una cuoca eccellente, ma mia madre svogliata (ancora troppo giovane) non ha appreso molto e quasi niente ha tramandato...
RispondiEliminaE' una ricetta semplice questa che mi incuriosisce... la tengo a mente
Un abbraccio Ele :)
che bei ricordi io la mia la ricordo appena, sempre con il bastone, infatti la chiamavo nonna con il bastone!!!!!!!!!
RispondiEliminaComplimenti la ricetta è sfiziosissima.
stra ricetta ma invitante...credo che mi salverò la pagina cosi non la dimentico...complimenti per la ricetta..
RispondiEliminaby lia
Trovo che sia un ottimo piatto, attualissimo con i tempi odierni!!! Che bello esserti ritrovata un libro del genere di tua nonna...pensa che la mia era una cuoca per professione eppure non è rimasto nulla di simile se non le sue ricette tramandate a voce!!! Un bacione e buonissima giornata...
RispondiEliminaMannaggia ai wurstel..non mi piacciono..pero' la ricetta è davvero bella e sicuramente buona.. anche una delle mie nonne si chiamava Maria..e l'altra Rosa..e indovina un po' qual'è il mio nome per esteso? ;)
RispondiEliminaUn bacione!!
Che buono, un arrosto così lo papperei subito subito!
RispondiEliminaun arrosto degno di questo nome carissima, davvero eccezionale, baci
RispondiEliminaChe ricordi bellissimi che ci hai donato... il sorriso della tua bisnonna sa davvero di qualcosa di buono, di semplice, bellissimo!
RispondiEliminaHai fatto bene a rispolverare quel libro, questa ricetta è golosissima, il mio ragazzo ne sarebbe ghiotto!
un bacione
bellissimo post!
RispondiEliminaUn bellissimo ricordo della nonna e dei suoi ricettari. Un saluto.
RispondiEliminameraviglioso il sorriso della bisnonna,mi hai fatto venire un tuffo al cuore con il tuo post! E' vero i dettagli possono scomparire dalla memoria, ma l'affetto delle persone che ci hanno voluto bene non si dimentica mai!
RispondiEliminaIn bocca al lupo per il contest!
hai ripescato una ricetta molto buona, un ottima alternativa per l'arrosto molto anni 80 :-)
RispondiEliminaveramente interessante e insolita questa ricetta.sai che invece non ho mai mangiato le melanzane al cioccolato? perchè non le posti?
RispondiEliminaè sempre bellissimo passare da te e leggere di questi ricordi cosi affettuosi e vivi. Cosi vivi che riusciamo sempre ad immaginare le persone ed i luoghi di cui parli.
RispondiEliminaInteressante questa ricetta, ma ancora più interessanti le melanzane al cioccolato.... ma sai che non le avevamo mai sentite?!?
devo provare questa ricettina...mio figlio la adorerebbe!!!
RispondiEliminaLe nonne sono un dono prezioso e nn dovrebbero mai lasciarci...questa ricetta anni 80 la trovo attualissima e deliziosa mi sa che faccio un tuffo anch'io in questa ricetta!!bacion Imma
RispondiEliminaUna ricetta squisita, credo che anche mia mamma abbia quello stesso giornale. Incredibile a dirsi. Un post davvero stupendo. Un saluto
RispondiEliminaChe dolce racconto... e che bella nonna... La ricetta è proprio sfiziosa. Baciotti
RispondiEliminaE' stato bello leggere della tua bisnonna, sai che io poco prima del matrimonio avevo proprio una coppia di bisnonni in vita? Erano i nonni materni di mia madre che però proprio a cavallo delle mie nozze si sono spenti, ebbene si..prima lei e pochi giorni dopo lui per l'immenso dolore. Il loro era un amore di quelli UNICI e grazie a te oggi li ricordo nel migliore dei modi e ne parlo con tutti voi....
RispondiEliminaNon preoccuparti per lo scatto, rende benissimo ma ancor più belle sono state le parole che hai dedicato alla tua nonna Maria.
Un abbraccio
questo arrosto e'veramente meraviglioso
RispondiEliminaChe bello questa tua descrizione, davvero commovente!
RispondiEliminaLa ricetta è carinissima, anche perchè quelle vintage secondo me sono le migliori! Bravissima!
Questo arrosto mi è completamente nuovo!
RispondiEliminaNon sono una grande amante dei wurstel in realtà.. e sarei già in crisi sul primo passo "togliere la pelle" ahahahah li spappolerei, altrochè!!!!!
mai provato prima, sembra davvero un piatto classico! anche se non amo particolarmente i wirstel, ad un arrosto così ben fatto non si può dire di no! complimenti e bacioni!
RispondiEliminagrazie per la ricetta e per averci fatto partecipi di un tuo ricordo, così dolce e personale. Auguri per la tua partecipazione al contest. Un bacio
RispondiEliminaChe bello deve essere stato poter conoscere la bisnonna!! purtroppo non ho avuto questa fortuna. Sono curiosissima, ma come sono queste melanzane al cioccolato?
RispondiEliminaQuesto arrosto sa di buono, non sara' magari esteticamente perfetto ma sembra proprio buono con l'aggiunta dei wurstel, che di solito sono una delle poche cose che piace sempre ai bambini ;)
ma come cavolo si fa a fare sta cosa?? come rimane su?? uao che brava..passami il termine..toghissimoooo!!!
RispondiEliminache saporito dev'essere questo arrosto! certo che nelle vecchie ricette abbondavano con burro e quantità! :-) in bocca al lupo per il contest
RispondiEliminaChe bello portare con noi tutti questi ricordi, e quello della bis nonna non è da tutti (mio figlio la chiama "nonna bis"). A presto!
RispondiEliminaUna ricetta che seppur "datata" rimane ancora attualissima sul fornte gusto e sfiziosità.
RispondiEliminaFoto belle come di consuetudine :)
Ma è pazzesco! Davvero la ricetta che associ a tua nonna sono le melanzane al cioccolato? Ma stava avanti..! O forse sono io che sto indietro :-) buonissima ricetta del libron blu! Baci tesoro
RispondiEliminapreziosa la raccolta come la ricetta :-) melanzane al cioccolato? questa me la devi proprio insegnare se non l'hai ancora messa sul blog :-) baci
RispondiEliminawow bella e sicuramente buona
RispondiEliminacome sempre bravissima
RispondiEliminaMi emozionano tantissimo i sorrisi raccontati, la nostalgia, l'allegria di tempi andati e la voglia di tenere stretti i ricordi: grazie (non ci crederai, sono una tipina emotiva e ho le lacrime agli occhi perchè nel tuo ricordo ne vedo di miei!)
RispondiEliminaE' bellissima la tua ricetta, farcita d'amore
Tì
Che ricetta, molto molto scenografica.
RispondiEliminaUna volta, forse anche per la ricchezza degli ingredienti, era facile che un piatto di casa diventasse scenografico.
Oggi lo facciamo in maniera diversa, anche perchè è cambiato il modo di cucinare, ma è bello rispolverare vecchi modi di presentare i piatti...
Ottima scelta, mi piacerebbe sicuramente questo piatto anche se non sono una gran carnivora, ma lo trovo sfizioso.
Un bacione
Dev'essere molto appetitosa.....hai fatto bene a ridurre la quantità, adesso si fa più attenzione, vorrei provarla, la carne la cucino rarissimamente.
RispondiEliminaBacioni
un post denso di ricordi e di amore. L'arrosto è venuta bene ed è un ottima idea aver rispolverato sia i ricordi che questo bel libro. Ti abbraccio e ti lascio un bacino.
RispondiEliminaPs ho letto che vuoi anche tu lo stampo per scrivere sui biscotti, io l ho trovato su quel sito che ho pubblicato nel gruppo ;)
non ho mai avuto la fortuna di conoscere le mie nonne...tu sei stata fortunata eleonora...bella ricetta, sa di famiglia e d'amore...UN BACIONE...
RispondiEliminache belli i vecchi libri di ricette, piacciono tanto anche a me..
RispondiEliminamammina, come ben sai non amo la carne... ma i tuoi post li amo tantissimo, come le immagini che evochi, come ad esempio la nonna che sorride :) sei un portento in cucina ma sopratutto con le parole.. ti ammiro.. con affetto il tuo papero ^_^
RispondiEliminaA parte le tue magnifiche ricette io sono innamorata delle tue "introduzioni", dei tuoi racconti... sono sempre così veri...
RispondiEliminaSarei onorata se partecipassi anche al mio (primo) contest...
http://saparunda.blogspot.com/2011/04/bavettine-con-vongole-e-salmone-e-primo.html
les recettes de nos grand-parents restent toujours appréciables ton rôti a l'air délicieux bravo ma chère
RispondiEliminabonne soirée
Sono contento che un libro che ha la mia stessa età ti abbia ispirato un così bel piatto.
RispondiEliminaBacioni
che fortuna che hai avuto di consocere la tua bisnonna. Bella ricetta anche se il wurstel non lo amo.baci
RispondiEliminaChe tenerezza ricordare il sorriso della mia nonna. . . Grazie cara Eleonara, ottimo e saporito arrosto, un abbraccio!!!!
RispondiEliminaRicordo anch'io il mio primo incontro con delle vecchie copie della cucina italiana di quel periodo. A 13 ho seguito mia mamma 'a servizio', per tre estati di seguito siamo state in una villa sul lago di Como a badare ad una vecchietta. Io mi annoiavo tantissimo, lavoretti ne facevo pochi (faceva tutto mia madre) ed in ogni caso non ne ero neppure capace, ma non potevo uscire, tre estati chiusa in quella villa, che aveva anche un bel giardino, ma ero sola. L'unica cosa e' che c'erano tanti libri, e soprattutto tantissime copie (alcune ancora in bianco e nero) della cucina italiana. A mia madre non interessavano molto, non le e' mai piaciuto particolarmente cucinare ed in piu' si ricordava quando era giovane lei, 'a servizio' e quelle copie gliele davano le signore per dirle cosa preparare. Ma io le trovavo affascinanti, e come dici tu, il galateo, la presentazione, e soprattutto il linguaggio, m'incuriosvano. Era comunque un mondo diverso, molte di quelle cose (a parte le torte) non le avrei mai mangiate, o potute mangiare, ma sicuramente posso dire che chi ha quelle riviste dovrebbe tenersele ben strette: sono insuperabili!
RispondiEliminaE' sempre un piacere per me leggerti, solo che alla fine la ricetta mica l'ho vista bene, mi son venute le lacrime agli occhi... Grazie per questi ricordi...
RispondiEliminap.s. ho fatto bene a votarti tra i giornalisti su Blog cafè... ;)
Che belle le tradizioni e le ricette tramandate dalle nonne. Sono un tesoro inestimabile.. ma le melanzane col cioccolato non me le sarei aspettate per una ricetta da "nonna".
RispondiEliminaUn bacione
Cara,la realizzazione estetica è ok e questa ricetta è ancora più impreziosita da tutti i ricordi che il libro ti ha portato alla mente...un bacione,buona giornata!
RispondiEliminaBuonissimo il tuo arrosto! complimenti!
RispondiEliminascusa, ho appena capito (che rimbambita sono!!) che mi lasci i commenti in spagnolo, uno spagnolo perfetto! di dove sei? un bacione enorme e ancora complimenti per l'arrosto!
RispondiEliminaRicordi sempre molto coinvolgenti, i tuoi ;)
RispondiEliminaDel linguaggio d'altri tempi riporto anch'io qualcosa, trovato nelle ricette del Talismano della felicità, cose tipo torlo (tuorlo), vainiglia, "mandare in tavola" una portata...
e questo arrosto, alal faccia delle nostre modernità, farebbe fare follie ai miei figli ;;)
un abbraccio
Eleeee ma che buono questo arrosto *.* troppo goloso (per chi come me ama i wurstel!). Bravissimaaaa!come sempre! golosissimo! cmq i ricordi..secondo me..sono la cosa + bella ^^ bacioni
RispondiEliminaCara Eleonora passo da qui per rispondere il bellissimo commento che hai lasciato sul mio blog, ti ringrazio tantissimo. Non vedo l'ora di leggere il tuo post su Costa Rica, deve essere un paese bellissimo! Proverò a fare un alfajor per te, ma quelli buonissimi si fanno nella mia città natale: Mar del Plata. Muchos besitos linda! hasta luego!
RispondiEliminaSempre favolose e originali le tue ricette Cara,complimenti!!!;-)
RispondiEliminaUn abbraccio*
Il post è molto bello, grazie di aver condiviso i tuoi ricordi così personali.....ti spieghi così bene che riesci ad interpretare i sentimenti di noi tutti!!!
RispondiEliminaLa ricetta è particolare ma mi piacerebbe provarla!!!
Buonanotte
Beh, un piatto condito di affetto...sai che buono!
RispondiEliminaGrazie per aver condiviso con noi questi splendidi ricordi e grazie per la ricetta che senz'altro proverò.
RispondiEliminaTante serene giornate a tutti
Anche la mia nonna si chiama Maria!!!!
RispondiEliminaChe bellissimi ricordi hai.....e che bella ricetta, sicuramente da provare, perchè mi sembra davvero saporita!!