Tanto lo so che prima o poi leggerai.
E non m'importa che lo legga il mondo intero.
E non m'importa che lo legga il mondo intero.
Quasi un anno fa scrivevamo su questo blog il nostro primo articolo a quattro mani.
Una cosa scientifico-nutrizionale, perchè insistevi a che tornassi a scrivere.
Ci eravamo appena conosciuti e non ti davo più del lei ma il nostro era un rapporto serio, formale, quasi distante. Quasi.
Come siamo arrivati fin qui?
Com'è successo?
Quando?
Quando è successo che mi volessi così tanto bene da venire a Delhi a passare Hannukah, per aiutarmi a "far luce" sul passato? O forse non me ne volevi ancora ed eri mosso solo dalla coscienza, e da quella promessa che hai fatto a qualcuno secondi prima che morisse?
E allora,
Com'è successo che poi ti innamorassi così di questa mia famiglia un po' anormale, un puzzle tra tre mondi?
E poi galeotto fu quel pollo, e pure dell'MTC ti dovevi innamorare.
E quella zuppa.
e l'avventura impiastricciati di miele.
E che sembravi un pendolare, tra Tel Aviv e New Delhi, per me, a discapito di te.
Quando è stato che hai cominciato ad amarmi così tanto?
tanto da far ingelosire mio marito
tanto da rischiare tu, per me
tanto da dover chiarire ogni volta
tanto da essere amante e padre nella fantasia di chi non sa
tanto da essere amante e padre nella fantasia di chi non sa
tanto da cambiare vita
tanto da permettermi demolire tutti quei muri che costruisci tra te e la gente, lasciandomi entrare in quell'intricato e complicato mondo che sei.
E quando è stato che ho cominciato io ad amarti in questo modo?
Tanto da chiamarti papà, mentre partivi, l'ultimo giorno.
E i tuoi non parto, io resto, mi opero qui...
e il mio spingerti verso le buone mani in cui sei oggi.
Non importa.
non importa in realtà il come, il quando.
Importa che mi mancano il tuo bacio sulla fronte al mattino
e il chai indiano, senza zucchero ma pieno di significato
e svegliarti alle cinque per chiederti se il pomodoro sta bene con la vaniglia.
Importa che non so fare a meno dei tuoi scherzi, i tuoi sussurri, il suono delle tue preghiere e della tua chitarra. E della tua voce e delle tue mani e di tanto altro che se lo dicessi, tanti capirebbero male.
Importa che le ultime parole di mio padre "Tishmor li aleiyha" (proteggila per me) tu le hai custodite come un tesoro. Ma lui voleva che fossi io a trovarti e aveva detto che forse ci avrei messo cinque anni. Ce ne ho messi due e mezzo, quindi, tra altri due e mezzo, tu DEVI essere con me.
Festeggeremo in suo nome.
Con un vino alsaziano, di quelli dal nome impronunciabile, che più impronuciabili sono, più son buoni. E con le fette biscottate al burro e miele, che nessuno lo sa, danno il nome a questo blog da quasi sei anni.
Racconteremo la storia appena torni a Delhi.
promesso.
Importa oggi più che mai quel "biti sheli" (figlia mia) con cui mi chiami.
Quel "papà" sussurrato tra le valigie in un aeroporto confusionario.
Quel "dille che la amo" che hai scritto in inglese al chirurgo, quando ti sei svegliato.
E che dicano che non posso venire da te perchè "non siamo parenti" mi fa rabbia, ma anche un po' sorridere.
E quindi adesso aspetto.
Che le tue nebbie si dissipino.
Che il tuo cuore batta di nuovo come il mio.
Che torni qui, che ti aspettiamo in tanti.
Ma sbrigati.
che non so quando è successo
e come
ma non ho più lacrime.
ti voglio bene.
p.s.: per l'MTC di settembre me la cavo da sola, ma non la farai franca oltre :))
Non credo che troverò mai una ricetta da abbinare a questa lettera. La troveremo insieme.
i legami "del cuore" vanno al di là di ogni logica spiegazione, emozionano, donano gioia, energia, affanno, persone sconosciute che diventano facenti parte della famiglia e che senza di loro la nostra vita è assolutamente vuota ... Al Doc questo post fallo leggere quando il suo cuore sarà ben in sesto, perché sicuramente lo farà piangere ... dalla gioia. Un abbraccio da una presenza spesso silenziosa Helga
RispondiEliminaAmica cara, promessa consuocera, madre inesauribile e figlia... non so cosa significhi avere un padre e non so nemmeno se mi sia mai mancato davvero (vivo eh, ma mai mio) però da quando leggo di voi, di come si possa arrivare a voler così bene ad una figura paterna, in età adulta, bè, un padre lo vorrei avere anche io. Vorrei poter affidare senza paura tutto quello che sono ad un' altra persona, perché mi aiuti a scegliere, a camminare, che condivida le mie fatiche, che gioisca delle mie gioie in modo genuino ed incondizionato.
RispondiEliminaMi dirai che anche un marito lo può fare, un uomo che ti ama, ma in cuor tuo lo sai che non è così, magari anche per te non è stato mai così, e solo adesso riesci ad affidarti in modo totale e privo di "pudore" ad una persona che ti ama tanto... che ti ama come un padre.
No, un marito non lo può fare, perchè ti ama di una more diverso. E diciamocelo, è un amore che può finire. Quello di un padre no. Quello di un padre è senza se e senza ma.
EliminaIo di padri ne ho avuti tre. Mich è l'unico padre per scelta, diciamolo così. Una scelta sofferta dopo aver raggirato i suoi muri. Se raccontassi le prime chiamate, i primi skype e i primi giorni in Israele, non riconoscereste la persona di cui parlo. E neanche io.
Ed è successo anche dopo tante grida "tu non sei mio padre" nei momenti peggiori che lo so, devono averlo ferito tanto.
Eppure oggi è la persona che mi conosce. Da cima a fondo. Ed è una persona che in un certo senso già mi conosceva e mi aspettava. Ancora mi chiedo come siamo arrivati fin qui.
E lo so, sono stata fortunata e non ho che da ringraziare a quella buona stella che prima dell'ultimo respiro, mi ha affidata a lui.
Ele......sono emozionata ...e tu sei fortunata. Voi siete fortunati a poter godere di un sentimento così forte e profondo. Leggerà leggerà. ..e tornerà il tuo socio!
RispondiEliminaEle......sono emozionata ...e tu sei fortunata. Voi siete fortunati a poter godere di un sentimento così forte e profondo. Leggerà leggerà. ..e tornerà il tuo socio!
RispondiEliminaTorna.... Lui torna... E festeggerete tanti altri hanukkah insieme.... E impasterete altre pie insieme..... Lui torna .... Te lo prometto io per lui
RispondiEliminaPie...sarebbero pizze...ma vi vedo bene anche a fare pie!
RispondiEliminaLa famiglia più bella che esista, quella che ti trovi da te.
RispondiEliminaIn questo momento non può leggerlo ma lo leggerà presto e con gli occhi lucidi ti abbraccerà, ma sono convinta che il sentimento forte che hai qui espresso gli sta arrivando varcando anche quel confine che chi non è parente non può superare e gli darà la forza di raggi un getti presto
RispondiEliminaUn grande abbraccio a voi
Manu
Credo che queste tue parole valgono più di mille medicine per il nostro Doc . Abbraccialo forte quando torna , anche per me. ❤️
RispondiEliminaVi voglio bene, siete persone speciali. Un abbraccio lungo quanto la distanza fisica ci separa.
RispondiElimina<3
RispondiEliminaL'ho letta tutta d'un fiato. E poi l'ho riletta piu' lentamente con gli occhi pieni di lacrime. Perchè mi hai commosso. Perchè è una lettera dolcissima. Perchè non serve chiedersi perchè è successo. Tienitelo stretto e basta. Assorbi tutto il bene, energia e magia che emana questa persona speciale. Non so cosa darei per sentirmi chiamare figlia mia ancora una volta. O forse per la prima volta. Oggi è una giornata incasinata per me. Esattamente un anno fa mio padre moriva. Alle 19. Mi ricordo che ho guardato l'orologio, come ho fatto quando sono entrata in sala operatoria per il cesareo d'urgenza prima e per l'intervento alla schiena poi. Non so perchè uno guarda che ore sono. Ma l'ho fatto. Vorrei di nuovo avere ancora accanto quel padre che era sparito per ben 27 anni. Per ritornare vecchio, malato, solo, a elemosinare un po' di bene da noi figli abbandonati. Egoismo o vero affetto non mi è piu' dato di saperlo. Durante i nostri incontri non ho voluto rivangare il passato, ripromettendomi di farlo la volta successiva, chiedere come mai, cosa avesse fatto in tutto quel tempo e tante altre cose. Ho avuto la "presunzione" che dal momento che era ritornato, avrei avuto tanto tempo davanti per fare domande, cosi rimandavo e rimandavo. Per non "sporcare" quei momenti col passato, vivendo solo il presente. E ora mi sembra di vivere su un'altalena di emozioni contrastanti. La "gioia" di avergli dato un po' di conforto, calore e affetto anche se si meritava una girata di spalle (o forse è solo una mia illusione che fa star bene solo me?). La disperazione di non avere piu' tempo per sapere, domandare, condividere. I rimorsi per non avere magari fatto abbastanza. E negli occhi, l'ultimo giorno che l'ho visto "vivo" nel ricovero dove viveva. Sofferente su quella carrozzina per il caldo che era atroce, mutilato nel corpo ma non nella mente che era ancora lucida. La sua richiesta di avere un cuscino di quelli gonfiabili da mettere sotto il sedere per stare piu' morbido, "che magari provo un po' di beneficio"....E' stato il suo ultimo desiderio. Non ho potuto mai comperargli quel cuscino. Il giorno dopo l'hanno ricoverato in ospedale. Ho passato dalle 16 alle 19 stringendogli e accarezzandogli la mano. Parlando un fiume di parole dentro di me e ogni tanto chiamandolo. Ma lui non era ormai piu' li. Il respiro affannoso, incosciente (o forse no?), gli occhi chiusi. E guardavo il petto che si alzava sempre piu' debolmente e irregolarmente. Fino a quando si è fermato per sempre. Ho aspettato a chiamare i dottori perchè sapevo che me lo avrebbero portato via. E non volevo. Lui non saprà mai che ero li al suo fianco ad accarezzargli quella mano che raramente aveva accarezzato me. Abbiamo acconsentito a donare una cornea. Solo una perchè l'altra era malata. Un occhio azzurro ora guarderà di nuovo il mondo. Ho cercato di sapere a chi è andata. Non per essere ringraziata. Ma perchè guardandola, avrei avuto l'illusione di specchiarmi ancora una volta nella sua anima. Ma la legge non lo permette. E ora, quando incrocio uno sguardo azzurro ho un tuffo al cuore...e in questa giornata lunghissima, ho la mente piena di domande senza risposta, perchè forse non esiste una risposta, e forse non dovrebbero esserci nemmeno tutte queste domande....ma è difficile. Passerà anche questa giornata, e per sentire meno dolore, mi leggero' di nuovo le tue parole piene di vita, dolcezza e poesia. O perlomeno cerchero' di farcela, a sentire meno dolore. Buon tutto, magnifica famiglia....buon tutto di cuore.
RispondiEliminaAnto... <3
EliminaAnto... <3
EliminaSono commossa. profondamente.
EliminaE per risponderti dovrei raccontare tutta la mia storia, che è come un puzzle al quale ancora manca qualche pezzo che non trovo.
Io di padri ne ho avuti tre. Uno assente, che mi ha cresciuta con una distanza e una freddezza terribili. Un altro che era la mia roccia, fortezza, nascondiglio e che solo D-o sa come ho ritrovato e del quale condivido metà del mio sangue. E questo Mich,caduto dal cielo, padre di elezione, se vuoi, nelle mani del quale il secondo mi ha affidata. E che non a caso ha il nome di un angelo :))
Grazie Anto. Ti abbraccio stretta.
Un vero puzzle la vita di ognuno di noi. A volte si completa. A volte è composto da pezzi minuscoli che ci metti "una vita" a comporre. Perché trovi o non trovi. E ci riprovi fino a quando si incastra alla perfezione. Altri sono di pezzi enormi, facili. E li la vita ti sorride sempre. Perché è fatta anche di queste persone. A volte rimangono incompiuti. Perché per strada hai perso un tassello. Tieni stretto il tuo angelo. E ogni tanto, senza che magari se ne accorga, ma tanto si accorgerà lo stesso perché è così, accarezza per un attimo le piume delle sue ali e guardalo profondamente negli occhi azzurri, per me.Anche io ti abbraccio stretta. <3
EliminaUn vero puzzle la vita di ognuno di noi. A volte si completa. A volte è composto da pezzi minuscoli che ci metti "una vita" a comporre. Perché trovi o non trovi. E ci riprovi fino a quando si incastra alla perfezione. Altri sono di pezzi enormi, facili. E li la vita ti sorride sempre. Perché è fatta anche di queste persone. A volte rimangono incompiuti. Perché per strada hai perso un tassello. Tieni stretto il tuo angelo. E ogni tanto, senza che magari se ne accorga, ma tanto si accorgerà lo stesso perché è così, accarezza per un attimo le piume delle sue ali e guardalo profondamente negli occhi azzurri, per me.Anche io ti abbraccio stretta. <3
EliminaE sono talmente ancora stordita che....ho scritto occhio azzurro...quando in realtä era piu' grigio/verde, ma ogni tanto ci vedevo riflessi azzurrognoli. Poco importa a quell'angelo che hai accanto a te, il colore degli occhi. Perchè è il suo cuore immenso che ha l'arcobaleno della vita dentro...quindi accarezzalo ugualmente.... :-)
EliminaEmozione allo stato pure . Meraviglioso intreccio di battiti di due cuori . Un abbraccio . Chiara
RispondiEliminaCi ho messo un poco perché ho cercato le parole... Non è da me. sento di dirti che il vostro incontro non è un caso. Nulla d'altronde lo è in questa strana cosa che è la vita. Tu lo chiami giustamente il tuo angelo ma credo che anche tu lo sia per lui. Perché hai saputo capire i suoi momenti, i suoi "non ti avvicinare troppo ma non ti allontanare"... da qualche parte ho letto :"ci vuole un attimo per fare un figlio, tutt'altra cosa è essere padre". Ho un papà amorevole e ironico, un papà che si sta spegnendo piano piano e non so cosa si provi a vivere esperienze come la tua e delle altre che ho letto sopra. Ma ti dico: tieni duro, purtroppo la vita ti costringe ad aspettare dei ritorni ma...dove vuoi che vada se non di nuovo a casa...
RispondiElimina"Casa" intesa nell'intera gamma di significati: affetti calore famiglia...
EliminaCaro socio della Ele,
RispondiEliminaNon sto a scriverti un papiro perché non ne sono capace.
Però sappi che ti aspetto anch'io, con la scolopendra che adesso non è più tatuata ma incisa sul tuo cuore, e tra 10 anni voglio festeggiare con voi e con tutta la Community dell'MTC il tuo ingresso in questa gabbia di matti, dove l'unica cosa che conta è il cuore.
In bocca al lupo a Winnie the pooh!
RispondiEliminaEle ti commissiono la mia prossima dichiarazione d'amore? Può sempre tornare utile... :-P
Conosco quel tipo di amore, quello che viene confuso da tutti, che fa ingelosire perché non capito. Lo conosco perché l'ho vissuto, sentendomi figlia di un padre che non era il mio, capita da lui con un solo sguardo, senza che troppe parole mi confondessero. Questo mio padre elettivo è venuto a mancare due anni fa e lo strazio provato lo hanno capito solo in pochi, quelli che sanno che spesso divento triste perché mi sfiora un pensiero o una frase che me lo ricordano. Siete davvero una bella "squadra" voi due, di quelle speciali e il cui bene lo leggi tra le righe e negli occhi. Ti abbraccio forte forte. Torna presto Mich
RispondiEliminaSi riprende l'orsetto? Auguri...
RispondiElimina:) Sì, da qualche giorno va meglio, ma scalpita per tornare a Delhi e soprattutto, per uscire dall'ospedale... e ho paura che faccia una bella idiozia un giorno di questi. ahaha in certe cose è più saggio mio figlio di sei anni, per dire.
EliminaGrazie!!!
:-), come i bambini, si dice, no?
EliminaDifficile imparare a fare il malato, per un medico...
Aspettiamo buone nuove quindi.
TESTIMONIANZA : MIO MARITO È PAZZO NELL'AMORE CON ME A CAUSA DI UN TEMPIO SPIRITUALE DEL BENIN.
RispondiEliminaIo sono Antonella, sono caduto nell'amore con Cristiano. lavoriamo nella stessa azienda . Mi piace così tanto che non so come dirgli perché mi vergogno. e un giorno sono andato a vedere il mio migliore amico, che era nella stessa situazione come me.E mi ha detto di informare che ha già trovato la soluzione al suo problema tramite un famoso tempio spirituale basata in Benin, specializzata nel settore che ha trovato su internet, che lo ha aiutato. E con mia grande sorpresa che la mia migliore amica li amava e aveva paura di dire a lui è andato a vedere con i fiori e un anello di fidanzamento. mi guarda come è bello. Ho anche contattato il tempio e il mio bambino Christian è venuto anche a me. Sono molto felice in questo momento. questo è il motivo per cui voglio condividere la mia esperienza con voi. è inoltre possibile contattare il tempio, se si ha la stessa situazione su questo indirizzo : espiritualtemplo@gmail.com
TESTIMONIANZA : io posso allegare il cuore del mio caro e il mio cuore, la grazia di un tempio del benin. il mio tesoro ha cambiato il suo comportamento da quando ho chiesto aiuto dal tempio mi aiutano a garantire che la mia fidanzata mi ama. tutto va bene tra lui e me. egli mi ama forte e non pensare a me. Ho fatto questa testimonianza per aiutare coloro che vogliono mantenere il loro amore solo per essi. ecco qui l'indirizzo del tempio : espiritualtemplo@gmail.com
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