Com'è bello cucinare insieme.
Condividere idee, pensieri ed esperimenti.
Ritrovare una complicità che si era persa tra i fili della rete e la corsa a chi fa più click.
Nella farcia della Devil ci va lo zucchero?
La crema della Alabama Lane è così liquida?
Perchè la mia beetroot non è rossa?
Posso personalizzare la mia torta?
Posso renderla light?
Tutti problemi risolti nel giro di minuti, quando lo spirito di condivisione si ritrova e il lavoro di squadra senza concorrenze (che poi concorrenze di che?) diventa il nucleo di un progetto che abbiamo abbracciato subito.
Noi a cucinare in compagnia siamo abituati.
È cucinare e condividere insieme a più di 50 persone che non mi sarei mai aspettata in vita mia. Non nella stessa cucina, ovviamente, nella mia già in tre cen'è uno in più e in genere quello è il Doc.
Tutto questo è inevitabile quando sei a contatto con una persona che non sa stare un attimo ferma e le cui idee escono fuori dalla sua testa come lava da un vulcano. Parlo ovviamente di Alessandra, che, come se non fosse abbastanza avere un blog suo, l'MTChallenge, lo Starbooks e una vita, ha ben pensato di inventarsi questa geniale cosa che è il
Club del 27. #onlyforthebraves
Il Club è nato appunto per ritrovare questo spirito di condivisione e divertimento del cucinare insieme, rispolverando le ricette dei vecchi "Tema del Mese" del MTChallenge.
A organizzare tutto ciò, ci sono le splendide Ilaria, curatrice del tema del mese, Franci, autrice del disegno di banner e tessera e delle vignette di ogni sfida, e Valentina, che non ha bisogno di parole per essere presentata.
Il mio compagno di blog si è affrettato a chiedere di entrare nel progetto. Conscendo la Ale, ci sarà da divertirsi, ha pensato. Non si è neanche degnato di chiedere cosa ne pensavo, ma probabilmente mi conosce abbastanza da sapere la risposta.
Ma...il tema sono le torte americane a strati. Io devo evitare i latticini e lui detesta le torte glassate. Perfetto.
Allora sceglie la beetroot cake, l'unica che nel documento in origine non ha glasse, né strati, né farce e "perchè dopo la frittura un po' di verdura ci vuole". E invece bisognava rispettare il tema e stratificarla e farcirla, in qualsiasi modo, ma andava fatto.
Senza latticini. Beetroot cake. In altri tempi l'avrei farcita di panna e ciliegie, come una sorta di black forest. E poi la barbabietola, l'unica cosa che proprio non mi piace, pur essendo di mente molto aperta sul cibo. Proprio non ce la faccio. Mentre la grattuggiavo mi chiedevo se mai avessi avuto il coraggio di assaggiare il dolce.
Trovare una farcia senza derivati del latte è stato l'altro "dramma". Pensa che ripensa, cerca che ricerca... ogni cosa che trovavamo o conteneva derivati del latte, o uova crude o semi crude (che in India no, grazie), o gelatina (che il Doc detesta).
A risolverci il problema è stata la newsletter di The Nosher, sito di cucina ebraica al quale il doc è iscritto. Quella mattina, l'email ricevuto proponeva una ricetta di una glassa Parve (quindi senza latticini), contenente solo due ingredienti: Patata dolce americana e cioccolato.
La ricetta in origine richiedeva puré di patata dolce in scatola e la consistenza della ricetta era troppo poco densa per quello che a noi serviva, per cui abbiamo deciso di modificarla nelle proporzioni e partire dalle patate fresche.
Sentite, io mi sono ricreduta e anche ai bambini è piaciuta. Abbiamo fatto il quiz indovina gli
ingredienti segreti e non ci sono arrivati. È piaciuta anche a noi, che
non sono amante dei dolci né tantomeno della barbabietola e....
sinceramente, questa glassa è la fine del mondo. da fare e rifare anche
per mangiarla solo così com'è.
I bimbi poi cel'hanno chiesta per i prossimi compleanni, per fare il quiz con gli amichetti.
Se non sono soddisfazioni queste.
La nostra torta non è perfetta. tagliata male e solo a due strati quando sarebbero potuti essere anche tre o quattro. Ma non siamo portati per la pasticceria, questo lo riconosciamo. Andatevi però a farvi un giro tra gli altri partecipanti del Club, per guardarvi le loro meraviglie.
E grazie Ale, Ilaria, Valentina e Franci. Ci siamo divertiti un sacco. Ci risentiamo il 27 marzo.
Beetroot cake con glassa alla patata dolce
Per uno stampo di 18 cm di diametroper la torta:
230 g di farina autolievitante
100 g di cioccolato (noi fondente 70%)
125 g di burro salato (noi burro di cocco)
10 g di cacao
3 uova grandi
200 g di zucchero di canna
250 g di barbabietola grattuggiata
per la farcia/glassa
500 g di patate dolci americane
100 ml di acqua
300 g di cioccolato fondente (70%)
Prima di tutto, abbiamo cotto la nostra barbabietola al forno il giorno prima, con la buccia.
Il giorno dopo l'abbiamo spellata e grattuggiata finemente.
A bagno maria, abbiamo fatto sciogiere il cioccolato e il burro di cocco. Abbiamo scelto un burro di cocco con poco sentore di cocco per non deturpare la torta.
Nella planetaria, abbiamo montato uova e zucchero fino ad ottenere un composto bello spumoso, al quale abbiamo aggiunto la bababietola grattuggiata. Poi abbiamo incorporato il cioccolato e il burro fusi e amalgamato bene, e per ultimo la farina setacciata con il cacao, amalgamando di nuovo.
Abbiamo versato il composto nello stampo imburrato e infarinato e infornato a 180° per 40 minuti.
Fate sempre la prova stecchino però, che non tutti i forni sono uguali.
L'abbiamo fatta riposare 10 minuti nello stampo e poi sformata su una gratella per farla raffreddare.
Per la glassa, abbiamo tagliato il blocco di cioccolato a scaglie sottili e cotto a vapore le patate dolci, poi pelate e infine passate nel passa verdura per farne una purea. Abbiamo aggiunto alla purea 100 ml di acqua, mescolato bene e l'abbiamo portata a ebollizione. Una volta tolta dal fuoco, ci abbiamo versato le scaglie di cioccolato e mescolato energicamente finché il cioccolato si è completamente fuso. Abbiamo atteso che si intiepidisse un po' prima di usarla, perchè avevamo un certo timore che al raffreddarsi completamente sarebbe stato troppo solida da usare.
Ci sbagliavamo, perchè poi è rimasta cremosissima. E poco dolce. Una goduria.
Abbiamo infine tagliato la torta a metà nel senso della larghezza. A metà si fa per dire :)) Sono sicura che voi sarete più bravi. Anzi, questa si sarebbe potuta tagliare anche in tre, volendo. Sulla base abbiamo spalmato poco meno della metà della glassa. Ci abbiamo messo l'altra metà torta sopra e abbiamo ricoperto il tutto con il resto della glassa, con una spatola di metallo. Con la stessa spatola, abbiamo cercato di fare delle volute e dei ricciolini per non lasciarla piatta.
Lovo la vostra torta.... ma lovo anche voi!!!...Pattata dolce inclusa
RispondiElimina... ma si può????
patata dolce? barbabietole (queste le conoscevo, la torta con le barbabietole l'avevo fatta anch'io a suo tempo e confermo che è buonissima)?
RispondiEliminasiete matti!
e bravissimi!!
questa ve la copio!!!
25 g di barbabietola grattugiata mi sa che sono pochi, però...
RispondiEliminacorretto. grazie!
Eliminama pensa un po', ho giusto scoperto che agli inizi del '900 c'era una versione di Devil's Food che conteneva mashed potatoes e cioccolato....che si trattasse proprio di una farcia del genere? Non lo so e non lo voglio sapere, mi basta la vostra testimonianza. Questa torta è da provare assolutamente! Del resto ero certa che qui da voi avrei trovato una qualche sorpresa ad attendermi! Io sto sperimentando con successo delle sostituzioni di latte, latticini e uova usando gli anacardi oppure la salsa di mele nei dolci da forno. Ti terrò aggiornata. Un abbraccio forte a tutta la truppa. Sono davvero felice di essere in questo Club di matti!
RispondiEliminaQuesta me la segno per la prossima volta che mi toccherà fare una torta senza lattosio! Bravi!
RispondiEliminaChe bella iniziativa! E quante belle torte che ho visto, la tua e super super golosa! Un bacione
RispondiEliminaGeniale!! Siete stati bravissimi a trovare la giusta soluzione! Complimenti, è bellissima. Un bascione forte e buona settimana
RispondiEliminala prima cosa che mi ha incantata è stata la decorazione...semplice ma con quel movimento che sembra dire "Mangiami, sono sofficissima!!!" poi ho letto gli ingredienti e il tic tac nel mio cervello si è attivato....mi incuriosisce troppo l'uso della barbabietola...che ho anche in frigo.....quasi quasi...questa storia del club mi sta piacendo ogni minuto di più...e sono solo alla tessera 12!!!!! :-) :-)
RispondiEliminaNemmeno io amo la barbabietola, eppure sempre per MTC mi sono ritrovata ad usarla in una preparazione, mi sa che cucinata in modo diverso dalla semplice bollitura, può riservare sorprese interessanti.
RispondiEliminaLa patata dolce l'ho scoperta di recente in un dolce che ho rubato a Dauly e mi è piaciuta TANTISSIMO!
Diciamo che se a tutto ciò aggiungiamo il cioccolato, fate di me una donna più che felice.
Trovare il tuo commento sul mio blog è stato bellissimo. Fuori dal guscio amica mia, finalmente.
Questa glassa è da provare! mai sentita prima e se ha passato il test dei bimbi (i miei solitamente sono peggio di Cracco e Bastianich messi insieme :) allora mi butto pure io! ehehehehe e il test sarà divertentissimo!
RispondiEliminae vi dichiarate non portati per la pasticceria???? ma va là, va là, va là!!! :) mitici!
La glassa alla patata... la glassa alla patata... questa la voglio assolutamente provare al più presto... tutto potete pensare ad una glassa alla patata! Fantastica idea... a presto LA
RispondiEliminadopo la matcha cake, questa è la seconda che voglio fare assolutamente con le vostre varianti soprattutto!!!
RispondiEliminagrandissimi come sempre :-)
Questa è la torta light per eccellenza, addirittura due verdure!
RispondiEliminaA volte dalle difficoltà se ne viene fuori con soluzioni magnifiche; -)
Pensa, ripensa, cerca e ricerca.. la glassa alla patata dolce... mai ci sarei arrivata. Anche io speravo in una torta leggera, e invece ho scelto la yellow cake.. ma la prossima volta, proverò la vostra versione, mi avete troppo incuriosita!
RispondiEliminaFelicissima di cucinare assieme in questo stupendo gruppo dove la condivisione è importante, pensavo proprio ai dubbi dei giorni scorsi bastava esternarlo che subito qualcuno arrivava cercando di risolverlo proprio come si fa fra un gruppo di amiche.
RispondiEliminaLa torta che avete scelto è molto particolare per l'uso della barbabietola e devo provarla assolutamente con questa particolarissima glassa alla patata dolce.
Grazie
Come ho già detto anche a Paola Sabino, ho usato la barbabietola sempre e solo per le sue proprietà coloranti. Ci ho colorato uova sode, di quaglia e di gallina, pasta e pane, ho provato a tingere la frolla una volta con risultati scarsi e ci ho fatto anche gli gnudi. Ma non amo il suo sapore in purezza, troppo terroso per me. Però l'accostamento col cioccolato, e con la patata dolce poi, che adoro, mi fanno capire che devo dargli una seconda chance. Sperando però di avere come risultato la vostra stessa identica e golosissima torta!
RispondiEliminaIo dico solo che è una gioia sentire tutta la vostra voglia di godervi il tempo assieme, di cucinare, di partecipare all'MTC, alle nuove idee! Dopo un inverno difficile per voi...questo per me è il primo fiore che sboccia e che ci porta la primavera! Un abbraccio a voi!
RispondiEliminaIo dico solo che è una gioia sentire tutta la vostra voglia di godervi il tempo assieme, di cucinare, di partecipare all'MTC, alle nuove idee! Dopo un inverno difficile per voi...questo per me è il primo fiore che sboccia e che ci porta la primavera! Un abbraccio a voi!
RispondiEliminaIo vi adoro... siete una 'famiglia in cucina'... insieme siete una forza della natura :-)
RispondiEliminamai avresti pensato alla patata dolce per la farcia/copertura ma mi intriga tantissimo e poi io amo il cioccolato in tutte le sue forme! bellissima interpretazione :)
RispondiEliminaLa presentazione migliore che si potesse leggere per "il Club del 27!" semplicemente aria di casa <3
RispondiEliminaFigata l'idea delle patate dolci!! E la glassa vien voglia di leccarla via su due piedi, come ogni bambino che si rispetti! :-D
RispondiEliminaBravissimi come sempre.
Bellissima l'idea delle patate dolci nella glassa...davvero bravissimi!!
RispondiEliminafelice di essere nello stesso club, e di leggervi da lontano. Di leggere le vostre storie e quello che volete condividere con noi.
RispondiEliminaAdoro quelle spatolate!!!! E poi, già c'era la barbabietola e voi mi sfoderare la patata dolce?? Geniali!
RispondiEliminaLa glassa alle patate americane. Cioè volete che muoro?? :D Mi piace già da matti e mi incuriosisce tantissimo. La proverò, quanto prima :)
RispondiEliminama dai con le patate dolci... siete mitici, è vero che avete tre belle teste, ma voi così siete insuperabili! Che bello rileggerti con il buon umore di una volta ! un abbraccio strettissimo!
RispondiEliminasister in odio alle barbabietole! Inutile dire quanto vi trovo geniali, entrambi!!
RispondiEliminaA giudicare dalla bella faccia che ha questa torta, credo che non avrei indovinato gli ingredienti nemmeno io.
E' bellissima e golosissima! Un abbraccio a te e al Herr Doktor
Non ci posso credere...mai avrei pensato alla patate dolce come ingredienti di quella farcia...anch'io devo evitare i latticini e la vostra farcia, inutile dirlo, finirà dritta dritta nel blocco degli appunti, da provare subitissimo!!! Davvero una torta super golosa!!!!
RispondiEliminaUn abbraccio
monica
Non ci avrei mai pensato. Ho solo da imparare da voi.
RispondiElimina... quando vedo cioccolato io mi sciolgo!!!!!!!!!
RispondiEliminabella la glassa, quell'effetto non saprei farlo, ma la fetta mi fa addentare lo schermo del mio pc!
baci.
Condividere con voi questa esperienza mi riempie di gioia! E poi siete dei grandissimi maestri,quando passo di qua imparo sempre qualcosa!
RispondiEliminaCondividere con voi questa esperienza mi riempie di gioia! E poi siete dei grandissimi maestri,quando passo di qua imparo sempre qualcosa!
RispondiEliminaIl vostro approccio scientifico-sperimentale mi piace sempre molto. L'astuzia della patata dolce poi! Mi chiedo se sia possibile replicarla anche in altre ricette perché se non capisco male ha una funzione addensante e ammorbidente insieme e a me fa piacere riuscire ad evitare di mescolare insieme troppi cibi di origine animale.
RispondiEliminaPer il resto detesto anche io cordialmente le glasse gesso-zuccherine e ho fatto pace con la barbabietola solo in Francia quando ho scoperto che le vendevano cotte al forno anziché lesse. Ma solo a piccole dosi...
Quello che proprio non riesco a mangiare è il grasso di cocco. Più forte di me, come il cotechino.
Ma non devo limitare i latticini per forza :-).
Ma è quando ci si impongono degli handicap che la cucina diventa veramente divertente, a patto di avere il tempo e le risorse da dedicarci... e alle volte anche sana senza macro-ossessione.
Comunque sì, alla fine la farcia foresta nera continua a essere fascinosa. O la per me indimenticabile Sacher, capostipite di tutte queste meraviglie di torte fuse al cioccolato con farcia vagamente acidula.
Glassa con le patate? mai sentita ma deve essere buonissima, come tutta la torta, complimenti a voi! :*
RispondiEliminaot: ma nonci sono un indice o un calendario nel blog? Stavo cercando se avessi mai cucinato un'anatra, ma...
RispondiEliminaComplimenti!! Sostituire degli ingredienti basilari senza togliere gusto e consistenze che da sempre caratterizzano alcune preparazioni, soprattutto in pasticceria, è segno di bravura e generosità insieme. Detto da chi può capirne il significato fino in fondo ;-)
RispondiEliminaSe un domani doveste replicarla senza glutine, vorrei poterlo sapere ...