Maggio 1996, un foglio di carta arrotolato su sé stesso mi diceva che ero diventata giornalista. Quattro anni di studio si erano felicemente conclusi con un "summa cum laude" che ancora stentavo a credere. Avevo ventidue anni, lavoravo già per un quotidiano, in un posto in redazione di cronaca nera che non mi si addiceva affatto e nel team investigativo, quando c'era qualcosa da investigare, che mi piaceva un po' di più. Dicevano che avevo "fiuto", ma io questo fiuto credo di averlo sempre avuto solo per la cucina.
Scrivevo anche articoli indipendenti per la rivista inserta della domenica, a tema scelto da me, che mi davano quel respiro di cui avevo bisogno e mi permettevano fare quello che più adoravo. Scrivere. Io volevo scrivere. Non credo di avere un talento particolare, ma è quello che mi è sempre piaciuto fare più di ogni altra cosa al mondo, insieme a leggere e cucinare e di certo la copertura di incidenti e omicidi non era esattamente il tipo di giornalismo che avrei voluto esercitare per sempre.
Era un momento nella mia vita in cui sapevo che qualcosa doveva cambiare, ma titubavo su che strada prendere, anche perchè l'ottima riuscita accademica mi apriva varie possibilità. Nel ventaglio di offerte che mi si proponevano c'era: la proposta di essere parte della fiammante redazione di una nuova rivista al femminile, una borsa di studio a Boston, per studiare telematica e una borsa di studio completa a New York offertami dal professore di teorie della comunicazione, per un Master in fotografia, che a dire il vero, oggi rimpiango un po'.
Avevo pochi mesi per decidermi, mille pensieri come farfalle impazzite nella mia testa e un libro di Laura Esquivel sul comodino intitolato "Como Agua para chocolate".
Chi di voi ha letto quel libro può immaginare l'effetto che ha avuto in me. Avevo già scoperto e amato la corrente letteraria del realismo magico attraverso Isabel Allende e Gabriel Garcìa Marquez, ma Como Agua para Chocolate era differente: tutto un romanzo magico-realista che girava intorno alla cucina e alle storie che avvenivano per gli effluvi magici di ogni piatto che Tita, la protagonista, preparava. Attraverso ogni pagina mi si apriva un mondo fantastico, seducente e incantato e scoprivo che c'era un altro modo completamente nuovo per me, di parlare di cibo attraverso la scrittura che mi rapiva e conquistava parola dopo parola.
Laura Esquivel e il suo personaggio Tita mi hanno fatto scoprire la mia vera vocazione, che giaceva latente da qualche parte da tanti anni: scrivere sul cibo e raccontare storie.
E fu così contro ogni pronostico, dopo qualche ricerca, che volai a Panama City per prendere la specialistica in "food journalism", era quello che volevo, senza dubbio fatto per me e che non avrei mai scoperto se non fosse stato per quel libro e par la maniera in cui fu scritto.
Da allora ho cominciato a scrivere storie legate ad una ricetta mia e la specializzazione mi ha dato i mezzi per scrivere articoli relazionati con il cibo e le ricette di altri. Sono felice, perchè oggi amo ciò che faccio e faccio ciò che amo. Grazie a quel libro che è capitato sul mio comodino nel momento perfetto, come se qualcuno me lo avesse mandato apposta. Se non è realismo magico, questo...
Sul realismo magico avrei fatto la mia tesi del Master in letteratura latinoamericana, se la Francia e poi il Marocco non fossero entrati nei miei programmi, come fresca brezza di mare che semplicemente ti porta via. Ed è in Francia che nasce poi Burro e Miele, il mio unico mezzo per continuare a scrivere e pubblicare le mie storie e le mie ricette.
A Laura e a Tita dedico questa torta profumata, fatta interamente a mano come Tita l'avrebbe preparata, niente mixer, niente impastatrice, solo una frusta a mano, una grattugia e l'antico mortaio per far polvere il cardamomo. Ogni bacca di cardamomo ha una forma totalmente diversa dalle altre e nasconde un segreto che solo uditi attenti potranno ascoltare. Le rose apportano la loro delicatezza e penetrante profumo che ha il potere magico di far innamorare.
Tutte le imperfezioni della stesura della glassa sono volute, quei segni di spatola che sembrano orme di ditate che hano portato via la ganache sono fatti apposta, potete credermi o pensare che agli spiriti che annidano nella mia cucina, sia piaciuta la ganache al cioccolato bianco e alla rosa e siano passati di lì.
Realismo magico in cucina.
Grazie, Laura.
Torta al cioccolato bianco e alle rose, profumata al cardamomo
Ingredienti per una torta di 23 cm:
4 uova
125 gr di zucchero semolato
75 gr di farina di riso*
30 gr di amido di mais*
20 gr di farina di tapioca*
50 gr di cioccolato bianco*
10 bacche di cardamomo
burro e farina di riso, per lo stampo
per la ganache:
300 gr di cioccolato bianco*
115 gr di burro*
6 cucchiai di panna fresca*
6 boccioli di rose secche
185 gr di zucchero a velo*
1 cucchiaino di acqua di rose
boccioli di rose secche, per decorare
*Se fate questa torta per un celiaco assicuratevi che questi prodotti siano listati nel prontuario dell'Associazione Italiana celiachia o abbiano la spiga barrata sulla confezione.
Si comincia aprendo le bacche di cardamomo, per inebriarsi del profumo ed estrarne i semini che poi si pestano nel mortaio fino a ridurli in polvere, perchè diano il meglio del loro aroma. Poi si gratta il cioccolato, con la grattugia, dal lato più piccolo, più fine possibile.
Con la frusta, si sbattono le uova con lo zucchero, energicamente e per molto tempo, fino ad avere un composto spumoso, quasi cremoso, sul quale si setacceranno le farine e le si amalgameranno delicatamente, con una spatola, in movimenti avvolgenti, quasi una carezza, dal basso verso l'alto. Alla fine si aggiugeranno il cardamomo e il cioccolato, con gli stessi movimenti. Si unge una teglia con il burro e la si infarina con la farina di riso, si versa il composto e si inforna in forno già caldo per venti, venticinque minuti, ma sapete che i tempi dipendono da ogni forno.
Per la ganache, è necessario far bollire un minutino la panna con le rose e lasciarle in infusione qualche ora, in modo che possano emanare i loro effluvi e che la panna possa catturarli. A bagno maria, ma senza che il recipiente tocchi l'acqua, si scioglie il cioccolato insieme al burro, si toglie dal fuoco e ci si versa la panna filtrata, un cucchiaino di acqua di rose pura e lo zucchero a velo. Bisogna poi far raffreddare la ganache, fino a che abbia una consistenza spalmabile.
La torta, ormai completamente raffreddata, si taglia a metà e si farcisce con parte della ganache di cioccolato bianco e rose, si rimette in forma e si ricopre totalmente di ganache, con una spatola di metallo. Il movimento della ganache sulla torta dev'essere circolare per i bordi, ma ondulatorio e quasi imperfetto sulla superficie. Non si vuole in questo caso una torta perfetta, ma alquanto rustica nel suo aspetto e imperfetta, perchè le rose intere e i loro petali che si sparpaglieranno sulla superficie come decorazione, daranno quel tocco unico e quasi magico ma reale a tutta la torta.
Con questa torta partecipo al contest di Stefania
fantastica... mi fai davvero venir voglia di provarle le rose.... e.. Allende la conosco bene, ma devo cercare Laura Esquivel perchè non ho mai letto nulla di suo... il prossimo libro sul comodino ^^ bacione!!!
RispondiEliminatu il tuo libro lo stai scrivendo giorno per giorno qui, e noi siamo fortunate a potercelo leggere con calma, assaporando ogni tua parola così come ogni tua ricetta!
RispondiEliminama forse te l'ho già detto da qualche parte che sei speciale?
Più che dirti che condivido a pieno le tue parole e, come sai, l'amore per la letteratura ispanoamericana, non so... :)
RispondiEliminaE' vero che poi la vita, ti porta lontano da quelli che potevano essere i tuoi sogni o quello che semplicemente immaginavi per te, ma questo non significa che quello che ti capita, poi, non sia migliore ;)
Lo sai che ti voglio bene vero?
Un abbraccio
Eli
Leggo sempre volentierissimo le tue storie. Ogni nuovo post ci fa conoscere un piccolo pezzettino di te, della tua vita, della tua famiglia, facendoci entrare in punta di piedi nel tuo reale mondo...magico!
RispondiEliminaIo mi specializzerò a ottobre (in teoria!) e sono sempre stata ottimista per la mia professione futura ma...ultimamente...è un diventato un po' difficile esserlo. Comunque, sono felicissima di studiare ciò che ho sempre amato, e non mi stancherò mai di dirlo!
Questa torta è superlativa, e come ti ho scritto su fb, senza prima leggere il post, sono proprio le imperfezioni a renderla perfetta! Complimenti, veri!!!!
Coincidenze o destino? E chi lo so, l'importante è che sia andata così, se no chi ci deliziava con queste bontà e le parole che le accompagnano?
RispondiEliminaBellissima torta e sono proprio quelle leggere imperfezioni che la rendono cosi' bella e accattivante! :)) quel libro mi manca...provvedero' a procurarmelo quanto prima ...un abbraccio ^_^
RispondiEliminaohhhh...ho letto tutto infatti ho anche trovato l'errore..."per inebriarsi del prifumo" :D
RispondiEliminaehehehe
bellissima storia, bellissime parole , grande viata grandi sogni e grande torta!
devo aggiungere altro????
Fantastica! :D
io devo ringraziare la mia amica che mi ha fatto conoscere, tempo fa, i libri di Laura Esquivel ed il primo libro che ho letto è stato proprio "Como Agua para chocolate" anzi adesso che ci penso mi piacerebbe rileggerlo! io credo molto nei segni del destino e il tuo lo è stato, il libro messo la sul tuo comodino ti ha fatto capire cosa realmente volevi e per fortuna, per noi, che hai seguito il tuo istinto :-) pensa che cercavo una torta da fare con il cardamomo e questa è perfetta, grazie :-)
RispondiEliminaMeravigliosa!!!! come scritto su fb rose e cardamomo mi fanno subito pensare alla cucina persiana!!! Come giornalista di cronaca nera proprio non ti ci vedo!!!!
RispondiEliminaAllende e Marquez li adoro...questo libro invece mi manca lo cercherò nel weekend in libreria. Resti uno dei miei blog preferiti sappilo!! Baci
Davvero una torta fantastica...siamo in sintonia con le rose: anche noi abbiamo pubblicato da poco una ricetta di torta di rose con i petali di...rose :-) Davvero un post bellissimo Eleonora.
RispondiEliminaColgo l'occasione per invitarti a partecipare al nostro primo contest...una bella sfida ai fornelli con un giudice d'eccezione: ci farebbe davvero piacere poter contare su una tua creazione...davvero...Un saluto affettuoso e complimenti
simona
E' bellissima.....oltre che sicuramente strepitosa.....
RispondiElimina..volevo informarti che oggi è partito il mio primo contest.....se ti va di partecipare questo è il link per partecipare....ti aspetto......
http://dolcimanontroppo.blogspot.com/2012/03/contest-un-dolceper-i-nostri-papa.html
Che spettacolo questa torta, e queste roselline le conosco benissimo, le comprai in Marocco assieme al tè alla menta, e hanno fatto questa stessa fine, le ho messe su una cheesecake al caffè perchè nel te non mi piacciono! Sei davvero un genio!
RispondiEliminama questo tocco chic delle roselline è unico e la torta...mmmm che golosa!!!
RispondiEliminaSono senza parole....Brava!
RispondiEliminaUn bellissimo e affascinante post e una torta che ti rispecchia, semplice e innatamente raffinata.
RispondiEliminaSpettacolare questo tuo post ... la storia raccontata, il riferimento al libro che nemmeno io conosco ma che mi ha incuriosito moltissimo, per non parlare di questa meravigliosa torta che colpisce l'occhio (sicuramente il palato) ed il cuore ... è veramente "magica"! Complimentissimi!
RispondiEliminaUn bacione Monique
bellissima e proprio un po'magica!!che quel libro fosse veramente un segno del destino, messo li'per indicarti la via?!e'bello sentire dire al giorno d'oggi da qualcuno che e'soddisfatto di quello che fa!
RispondiEliminaBello leggere un pò della tua storia legata alla storia di questo libro che anche io amo moltissimo.
RispondiEliminaChi di noi non ha provato a mettere una fetta di cipolla sulla testa per non lacrimare mentre si tagliuzzavano altre cipolle?
E chi non ha avuto voglia di provare una delle tante ricette di Tita?
Questa torta romantica e profumata è bellissima!
ciao loredana
La trovo estremamente elegante e raffinata. Bianco e fiori, bellissima nella sua semplicità.
RispondiEliminaIo di donne straordinarie ne vedo più di una in questo post :-)
Fabio
Come al solito sono rimasta affascinata dal tuo racconto!!! Finalmente ho scoperto come sei diventata quello che sei: UNA GRANDE!
RispondiEliminaPassando ora alla torta: grande anche lei e golosissima!!!! Un bacione...
Complimenti è bellissima ...
RispondiEliminaUn bacione dai viaggiatori golosi ...
BRAVISSIMAAAAAAAAAAAAA tesoro ch bella e che bello leggere sempre i tuoi post
RispondiEliminasei unica
Una sola parola: favolosa! Un abbraccio
RispondiEliminache meraviglia,quanta delicatezza ed eleganza..complimenti!
RispondiEliminaNon commento il dolce perché ogni parola sarebbe superflua.
RispondiEliminaTi dico solo che non è Tita la Donna (St)raordinaria ma sei tu.
Bacioni
Non smetterò mai di dirti quanto tu mi faccia viaggiare con le cose che scrivi, come mi porti lontano e mi fai immedesimare in ciò che scrivi. Si ok hai studiato ma io credo che tu abbia un dono e io direi che nn devi sprecarlo..se c'è qualcuno che merita di scrivere un libro e di avere successo quella sei tu. E lo credo ancor di + dopo averti conosciuta ormai quasi un anno fa..dolcissima come te ce ne son poche! Un bacio Ele a te e Lolo!
RispondiEliminaMi piace questa storia di vita legata a questa torta candida e delicata
RispondiEliminabello poter fare cio' che si ama....ho tutto dell'allende..qualcosa di marquez...leggerò esquivel...per ora mi godo il tuo magnifico post
RispondiEliminauna torta così spiace quasi mangiarla...è meravigliosa!
RispondiEliminaDelicata ed elegantissima la torta, vibrante e intenso il racconto di "vita vera" :)
RispondiEliminaUn abbraccio
Be', io di rimpianti invece ne ho più di uno, ma questa torta me li ha fatti dimenticare... Ora però devo assolutamente assaggiarla!
RispondiEliminaP.s. Come sempre una splendida interpretazione!
Più di un post, più di una ricetta... questa è poesia!
RispondiEliminaA presto
Esperienze meravigliose e grande capacita' di ascoltare te stessa. Sei riuscita a prendere "la decisione" della tua vita esattamente ascoltando i segnali che la vita ti lanciava, in maniera magica come dentro il libro di Laura Esquivel. Credo che i tuoi racconti aspettino solo di trovare spazio su un libro. Dolce assolutamente da sogno, personalmente adoro le sue "imperfezioni" realistiche. Ti abbraccio,Pat
RispondiEliminameravigliosa!!! e che poesia la ganache!!! ;)
RispondiEliminati faccio i miei auguri e immagino che emozione a 22 anni laureata e con una carriera avanti...una torta sublime belissima
RispondiEliminaNOn conosco il romanzo ma leggendo il tuo post mi attira parecchio!! Il dolce è di una elegante è raffinato unico! BRavissima!!!!!
RispondiEliminaWhat a great post! I really enjoyed reading this. Thank you for sharing this valuable information with us. I have bookmarked this site and will be sure to check for updates. Keep up the good work!
RispondiEliminaha un aria eterea e romantica...brava, molto raffinata!
RispondiEliminauna torta fantastica ,molto raffinata......bravissima
RispondiEliminache chic, molto raffinata! Buon weekend cara Eleonora, un bacione...
RispondiEliminaun post bellissimo e molto appassionato e appassionante.
RispondiEliminala torta poi è di una raffinatezza unica.
bella storia, belle storie che si intrecciano.
e un grazie particolare per le precisazioni sugli ingredienti senza glutine. noi apprezziamo molto :-*
adoro leggerti! traspare una passione che trasmetti anche al lettore, dovresti fare la scrittrice ma sono sicuro che già lo fai!
RispondiEliminaun abbraccio e buon we
Eleonora, i miei complimenti un racconto e una torta dall'aspetto raffinato e un sapore unico...
RispondiElimina^.^
...ma quanto è bella...e che bel post!!
RispondiEliminaBuon sabato
Fenomenale!
RispondiElimina..quel romanzo è sulla mia libreria da oltre un anno, regalo di Natale che ancora attende di essere onorato.. e certo le tue parole bellissime mi stuzzicano, forse anche più di questa torta meravigliosa.
RispondiEliminaMa meravigliosa sei TU :)
un abbraccio
Ele, la torta è davvero stupenda, ma il tuo modo di raccontare la rende ancora più speciale!Ogni volta che passo di qui riesci a stupirmi...sei incredibile! :) anche perché mica è facile lasciare con così poche parole una chiacchierona come me...ti abbraccio!
RispondiElimina.. tu devi cominciare a scrivere sul serio !!!
RispondiEliminaSei speciale, devi scoprirlo anche tu !!!
La torta così è qualcosa di splendido..
ti abbraccio
Non posso dire altro che non ti abbia detto già! E questa l'avevo sognato...!
RispondiEliminaMitica!
besos
Squisito questo dolcetto profumato e saporito, semprepiùsuperbrava :-)
RispondiEliminaQuel meraviglioso libro ha lasciato un segno anche dentro di me ;-)
Un abbraccio
Des boutons de rose, semés sur du tulle ou de la soie grège, un tutu qui enveloppe une gracieuse ballerine qui virevolte au gré de la brise.
RispondiEliminaJ'adore, elle me fait rêver.
ma che deliziosa ricetta!! mi piace tantissimo!!
RispondiEliminaComplimenti, bacioni
Lessi il libro secoli fa :) all'epoca gestivo la mia impresa di commercio , ma credo quel libro abbia lasciato un seme che negli anni si é sviluppato : oggi la mia vita é cambiata e vivo della mia passione .Tu lo spieghi benissimo . Bel blog ,ti seguo !Un abbraccio
RispondiEliminaPer fortuna avevo i fazzoletti di carta a portata di mano, mi sono venuti i brividi!!!
RispondiEliminaTu scrivi in una maniera eccezionale, coinvolgente, trasporti il lettore in un'avventura da cui non vorrebbe mai uscire e convengo con te che la cronaca nera non è proprio il tuo settore, nonostante il fiuto! ^_^
Sei grandissima, ti dico solo questo... e so che non è abbastanza; ma so anche che capisci quello che voglio dire. :-)))
Un abbraccio.
È stato bello scoprire qualcosa in più di te... Sai davvero evocare... Forse proprio come Laura.... E sai ispirare! ...continua a scrivere e a cucina che entrambe le cose ti vengono benissimo!.... Una torta da replicare... Una vera poesia!
RispondiElimina