Noorie ha un sorriso indimenticabile.
Ha gli occhi scuri come la pece, la pelle color cannella, i capelli lunghissimi bruciati dal sole.
La incontriamo spesso, con lo zaino pieno di sogni, quando torna da scuola, a piedi su quelle stradine polverose.
Il gigante bianco che le ha curato la bronchite un mese fa, è sempre il suo preferito. Come sorride a lui, non sorride a nessun altro.
Un giorno le ho chiesto cosa vuole fare da grande.
-L'ingegnere!- ha detto, senza pensarci due volte.
-E perchè l'ingegnere?
-Perchè papà una volta mi ha detto che vuole che mio fratello diventi ingegnere, così potrà prendersi cura di noi e far avverare i nostri sogni. Così il giorno dopo ho chiesto alla maestra se una ragazza può diventare ingegnere e lei mi ha detto di si! Allora sono tornata a casa di corsa e ho detto a papà che non solo mio fratello sarà ingengnere, anche io diventerò ingegnere e anche io avvererò i suoi sogni.
Gli occhi le brillano mentre me lo racconta, di quella luce che viene solo dalla speranza.
-Quale sarà la prima cosa che comprerai al tuo papà?- le chiedo.
-Un mango...io e papà condividiamo sempre un mango-malai, sempre quando possiamo permettercelo, ed ha il sapore più dolce del mondo!
Vorrei che tutte le Noorie del mondo possano inseguire i propri sogni e avverarli.
Vorrei che la nostra Noorie possa comprare quel mango al suo papà.
E che diventi ingegnere come suo fratello.
Vorrei che i padri credessero di più nelle loro figlie.
Cheesecake al gelsomino, cocco e mango
Quando abbiamo visto che Annalù e Fabio hanno lanciato la sfida sul
cheesecake, per questo MTC di maggio, il socio ed io ci siamo lanciati
una sfida dentro la sfida. Fare i cheesecake a crudo senza usare nessun
tipo di gelatina, colla di pesce, carrageen o agar agar. A me è toccato
il dolce, a lui il salato. La mia soluzione per stabilizzare la crema è
stata il cioccolato bianco. Per il topping, avrei avuto l'opzione di
mettere solo fettine di mango caramellato, ma ho cambiato idea e mi sono
sfidata ancora di più, intentando la gelée con pectina, ispirandomi
alla "pâte de fruit" francese. Inoltre, il mio cream cheese è
artigianale, fatto in una piccola fabbrica al sud di Delhi e non ha
niente da invidiare al pacchetto argentato.
Ingredienti per 3 cheesecake da 10 cm
Per la base
125 g di Graham crakers
60 gr di burro
tre gocce di olio essenziale di gelsomino
per la crema
375 g di cream cheese
50 g di zucchero a velo
190 g di cioccolato bianco
190 g di crema di cocco (non latte)
1 pizzico scarso di polvere di vaniglia
per la gelée al mango
400 g di polpa di mango frullata
300 g di zucchero semolato
50 gr di glucosio
12 g di pectina
il succo di un limone
Per la base, polverizzare i biscotti e mescolarli con il burro fuso ma non troppo caldo e le goccie di olio di gelsomino. Con l'aiuto di un cucchiaio o con le mani, premere bene il composto ottenuto sul fondo degli stampi a cerniera per compattarlo e infornarlo in forno già caldo a 180°C per 10 minuti. Mettere da parte e lasciar raffreddare.
Per la crema, sciogliere il cioccolato a pezzetti a bagno maria insieme alla crema di cocco, e aggiungere un pizzico di polvere di vaniglia. Dev'essere una quanità, piccolissima, una punta di un cucchiaino da caffé, perchè non deve aromatizzare, ma solo far risaltare il sapore del cocco.
A parte, mischiare bene con una frusta o cucchiaio di legno il cream cheese e lo zucchero a velo. Aggiungere senza smettere di mescolare il cioccolato fuso in tre volte e omogeinizzare con l'aiuto di un frullatore a immersione. Distriibuire questa crema nei tre stampi in maniera equa, lasciando circa un cm dal bordo. Mettere in frigo a far rapprendere.
Intanto, preparare la gelée. Mischiare la pectina in 50 grammi dello zucchero. In una pentola a doppio fondo, meglio se di rame, scaldare la polpa di mango fino a 40°. Aggiungere il misto di pectina e zucchero, portare a ebollizione e aggiungere quindi il resto dello zucchero e il glucosio. Portare a una temperatura di 108°C, spegnere, aggiungere il succo di limone, mescolare e lasciar ntiepidire.
Colare negli stampi, fino a quasi l'orlo del bordo. Rimettere in frigo.
Ci vogliono un minimo di 12 ore perchè il cheesecake sia perfetto. Sette ore dopo, ne ho aperto uno per la prova assaggio ed era ancora tremolante e la crema non era ben rappresa, la gelée invece era perfetta. 24 ore dopo era perfetto, in quanto a consistenza e sapori.
Qualche appunto: La pectina ha bisogno di molto zucchero e di un compnente acido per funzionare come gelificante. Più il frutto è dolce, più pectina e componente acido avrà bisogno, come nel caso del mango. Il glucosio serve per migliorare la consistenza e dare un aspetto più brillante alla gelée. Si può fare senza, ma non si sciogierà in bocca e il risultato sarà più opaco. La differenza è notevole.
Say Cheese :-)
Una bellissima storia, per un bellissimo cheesecake. Geniale l'idea di utilizzare il cioccolato bianco per addensare la crema! Mi piace un sacco.
RispondiEliminaEleonora
Sempre senza parole! Tecnico, buono, bello!
RispondiEliminaSempre senza parole! Tecnico, buono, bello!
RispondiEliminaScrivi benissimo, cucini benissimo e che cosa altro posso dirti:vorrei tanto assaggiare il tuo cheesecake!
RispondiEliminaScrivi benissimo, cucini benissimo e che cosa altro posso dirti:vorrei tanto assaggiare il tuo cheesecake!
RispondiEliminaincrocamo le dita per Noorie... e per tutti i sognatori, che sono il motore della speranza umana. Maraviglioso dolce con quelle gocce di gelsomino...
RispondiEliminaUn cheesecake che sa di buono in tutti i sensi, sapienza, intelligenza, ricerca, fantasia e amore, complimenti baciotti e ronron Helga e Magali
RispondiEliminaUn incipit diretto, breve, "duro", senza fronzoli inutili. Uno spaccato di vita, di sogni e speranze. Tenera e determinata Noorie....meraviglioso questo capolavoro profumato....buon tutto per tutto....
RispondiEliminaBella la storia che hai raccontato. "Ci vorrebbero più padri che credano di più nelle loro figlie".
RispondiEliminaCarinissima la cheesecake..un'idea originale!
Non dubitavo che saresti riuscita a dare una struttura al tuo cheesecake senza utilizzare la gelatina. Mi hai stupita invece proponendomi una versione dolce...e che versione dolce! Ho sentito il tuo cheesecake sciogliersi in bocca e lasciare tutti gli aromi, mango, cocco e gelsomino, in quella voluttuosa morbidezza che lo contraddistingue.
RispondiEliminaGrazie per questa splendida versione e grazie per averci raccontato la storia di Noorie :-)
Baci
Anna Luisa
A parte che stiamo aspettando al varco il Dottore :-D (scherzo, ovviamente), il fatto di aver dato libertà nel realizzare la ricetta era anche per venire incontro alle esigenze di tutti. La libertà a volta si tramuta anche in un limite, ma soprattutto è una possibilità di esprimersi liberamente, per chi può. Per chi ha studiato e per chi ha la passione e la fame di conoscenza per arrivare.
RispondiEliminaQuesto dolce profumato riempie l'aria prima che il palato. E forse non lo sai, ma Annalù ha un debole per il mango.
Di Noorie ce ne sono tante, troppo. E mi auguro che possa realizzare i suoi sogni.
Ora non ci resta che aspettare anche la versione salata.
Grazie!
Fabio
Speciale!!!
RispondiEliminaComplimenti
Dolcissima storia, come il tuo cheesecake :-) Sapori deliziosi, e quel gelsomino che avevo in mente per una ricetta e non sono riuscita ad usare perché ancora troppo presto mi è rimasto nel cuore. In questo periodo è un profumo che si sente ad ogni angolo di strada.
RispondiEliminaMi piace l'idea di non usare gelatine, nell'interno no ci sono riuscita ma dal topping l'ho eliminata anche io perchè non sopporto quella consistenza compatta e traballante.
Un abbraccio :-)
Mi sembra di vederla, Noorie. E di sentirla nel gusto del tuo cheese cake : dolce come il mango,con una punta di acidita' e la scia profumata e inebriante del gelsomino. Mi piace molto. Complimenti sinceri.
RispondiEliminaFra te ed il Doc, stiamo imparando tantissimo. E quel tocco di gelsomino deve aver imprigionato l'Oriente in questo dolce.
RispondiEliminaDolcissimo il post, meravigliosa te... e superlativo il cheesecake.
RispondiEliminaNon mi addento oltre, perché con te sono sempre ripetitiva e mi emozioni talmente tanto da non riuscire ad esprimermi come vorrei.
Un abbraccio immenso!
Infatti quel che resta in mente è la determinazione della bambina a poter anche lei far avverare i sogni... si spera non solo quelli del padre, ma i suoi. Lavori per una ong o lo fai di tua iniziativa?
RispondiEliminaGelsomino mango e vaniglia sono tra i miei sapori favoriti.
EliminaLa domanda del primo commento si riferiva al coautore medico, ovviamente.
EliminaCiao Pellegrina. Sempre un piacere ricevere le tue visite e commenti.
EliminaIn realtà non è tanto "ovviamente" perché lo facciamo entrambi, ed entrambe le cose. I due coautori di questo blog collaborano con due ONG e facciamo anche altre cose di nostra iniziativa. C'è così tanto da fare qui.
A parte la conquista della consistenza (che di certo non è da tutti) il racconto mi è piaciuto molto anzi moltissimo. E penso che un po' tutti i padri del mondo dovrebbero credere di più nelle loro figlie sai?!?
RispondiEliminaDel tuo cheesecake mi è piaciuto tutto, prima fra tutti il mango che io amo appassionatamente. E chissà come deve essere quel formaggio artigianale. Insomma la solita meraviglia.
Innanzi tutto grazie per questo racconto così visivamente reale. E che dire poi del cheesecake, nulla se non che vorrei assaggiarlo, ma qualche metro di distanza ci separa :-)
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