venerdì 14 dicembre 2012

Zuppa di pollo e finocchi e il mago inverno

 


Mi piace immaginarlo come un vecchietto dalla schiena curva, andare lento e i lunghi capelli bianchi. Un mago senza tempo, che imbianca la vita al suo passare. Odiato o amato, senza vie di mezzo: l'inverno.
Fa freddo. Nevica in alcuni posti e malgrado tutte le noie che possa dare, non c'è stagione più poetica dell'inverno. Fa tornare la voglia di scrivere, di sognare, di scaldarsi ai fornelli e cercare nuove ispirazioni. Le ricette invernali scaldano corpo, mente e cuore. E una semplice zuppa fa scaturire una magia che succede solo in questa stagione. Chi è più scientifico di me, lo chiemarebbe condensazione, io preferisco chiamarla magia: il vetro appannato della cucina, mentre la zuppa cuoce diffondendo il suo aroma.
Quando ero bambina era come un foglio bianco e il mio dito una penna piena del mondo che passava attraverso i miei occhi. Era la libertà di disegnare ciò che volevo o scrivere una frase dettata dal momento. Oggi rimango a guardare come le stesse goccie tracciano una trama sul vetro, un disegno libero, mai uguale, uno spettacolo della natura stessa che a volte, con un pizzico di fantasia, potrebbe rassomigliare a qualcosa di reale. Amo seguirle, ognuna libera e indipendente tracciare un disegno proprio, che a volte si intreccia e incontra con le altre, in una danza calma, quasi una ballerina in silenzio, in punta di piedi, senza musica, ma con un ritmo proprio e unico, ogni goccia un mondo, un destino diverso e un vetro appannato si trasforma in una tela dove emozioni si imprimono e svaniscono.
È la magia del vecchio inverno.



Zuppa di pollo e finocchi


Per 6 persone:

1 cucchiaino di semi di finocchio
3 finocchi
qualche cucchiaio di passata di pomodoro
400 gr di couscous israeliano*

per il brodo:

un pollo di circa 1,5 kg
1 finocchio
1 cipolla
2 carote grossolanamente tritate
3 gambi di sedano grossolanamente tritati
qualche granello di pepe bianco
qualche granello di pepe nero
acqua

prezzemolo e olio di oliva extra vergine, per servire.






Mettere tutti gli ingredienti per il brodo in una pentola e coprirli di acqua fredda. Portare ad ebollizione, poi abbassare il fuoco e cuocere a fuoco più basso possibile durante due ore, eliminando la schiuma di tanto in tanto. Ritirare il pollo, passare il brodo al chinois e lasciar raffreddare in frigo, meglio se tutta una notte, per poi ritirare il grasso che si forma in superficie.
Dissossare ed eliminare la pelle al pollo e conservarne la carne in piccoli pezzi. In una pentola, mettere il brodo, i finocchi tagliati a fette sottili e la passata di pomodoro e aggiungere il pollo, portare ad ebollizione e versare il couscous. Abbassare il fuoco e cuocere per altri 20 minuti.
Servire calda, con un filino di olio extra vergine d'oliva e una manciatina di prezzemolo.

* Il couscous israeliano chiamato anche Ptitim è un prodotto di semola di grano duro a forma di pallina, molto più grande del couscous tradizionale nord-africano. Lo si trova in alcuni negozi etnici e in negozi specializzati Kosher se no, la pastina tipo "piombino" o quella di vostra preferenza lo potranno sostituire.


12 commenti:

  1. devo trovare questo cous cous xke' ha un aspetto favoloso!!!

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  2. No, è la tua magia. Perchè la bellezza, e io direi non solo, è nelgi occhi di guarda. e non tutti hanno occhi per vedere quel che tu vedi, o orecchie per sentire musiche che alla radio non si sentono. non tutti hanno un cuore che ama al massimo. e non tutti sanno cucinare come te, ma questo è il meno, scusa se lo dico. sei un tesoro, ele.

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  3. Fin da piccola amavo i vetri appannati, le gocciolone che vi scivolavano sopra....hai ragione, pura magia!
    Mi piace questa zuppa, sa di casa, di sicurezza, di tepore e di amore!

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  4. Questa zuppa mi riscalda già, mentre guardo i fiocchi di neve cadere dal cielo e le strade imbiancate. Mastro Inverno è appena svoltato dietro l'angolo, lasciando dietro di sè una coltre bianca e soffice di minuscoli fiocchini di ghiaccio.

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  5. Adoro le zuppe e concordo con te: scaldano corpo, mente e cuore. Adoro anche l'inverno per le coperte che ti scaldano, per il forno sempre acceso, per la magia dei suoi paesaggi.
    E perchè tornando a casa infreddolita posso trovare una bella zuppa ad aspettarmi..
    :-)
    bacioni
    Francy

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  6. Anche io facevo sempre questo gioco delle goccie, le ooservavo, mi sembravano ognuna una persona con la sua vita, i suoi inciampi ed il suo percorso.
    Da qualche anno ho cominciato ad amare molto l'inverno, con il freddo, i golf avvolgenti, il plaid sul divano, la tisana bollente e profumata e le zuppe.
    Le faccio spesso anche io queste zuppe con il pollo, una verdura e il cous cous. Mi piace anche usare la quinoa, al posto del cous cous.
    Ciao!
    Dana

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  7. che zuppa particolare... i attira molto, sembra proprio buona, la proverò! brava!

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  8. Dico spesso che le ricette con pollo m'incuriosiscono particolarmente perchè si possono fare diverse varianti rispetto alla solita solfa!
    bellissima foto per un ottimo piatto!
    Z&C

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  9. Meravigliosa! In più, rigorosamente sana e revigorante!

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  10. A vederlo così sembrerebbe la fregola sarda..

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  11. l'inverno è una stagione magica ,ho immaginato il mago camminare con il vento tra i suoi capelli ,girandosi verso di me e guardandomi mentre si allontana...immagino che mi osserva pensieroso sapendo già il mio futuro ....ed io impietrita che guardo il suo cammino....
    l'immaginazione ! meno male che ci resta quella.
    per la zuppa sento il suo profumo caldo caldo , bellissima foto complimenti come sempre

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